DIRITTI

Ponte Galeria, recluso in sciopero della fame da 12 giorni

Dopo le bocche cucite e le rivolte di questa estate, dentro il Cie romano di Ponte Galeria un cittadino nigeriano è in sciopero della fame da due settimane e ha perso 14 chili.

A denunciare la situazione è stato ieri il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, una delle poche figure autorizzate ad entrare nel Cie romano senza previa autorizzazione. Detenuto dallo scorso 13 giugno D.M. chiede il ricongiungimento con la moglie e i figli che risiedono regolarmente in Francia. Ancora una volta le normative italiane ed europee in materia di immigrazione creano una situazione kafkiana in cui a rimetterci la libertà e la salute sono i cittadini migranti.

Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera regionale di maggioranza Marta Bonafoni: “Quello denunciato dal Garante dei detenuti delLazio, Angiolo Marroni è solo l’ultimo caso di una lunga serie di gesti come questo, estremi al limite dell’autolesionismo, che gli immigrati sono costretti a compiere per non far cadere nell’oblio la loro inumana situazione”.

Mentre nei Cie si vive e si lotta il governo si prepapara a rafforzare il sistema di detenzione amministrativa per i migranti in tutta la Penisola. Al posto di aprire corridoi umanitari dal Nord Africa all’Italia, Alfano e Renzi continuano con la politica dei respingimenti e a militarizzare la frontiera del Mediterraneo, mentre i migranti giocano la roulette russa con le navi dei trafficanti di uomini.