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Argentina, corpo ritrovato in un fiume: potrebbe essere Santiago Maldonado

Il giovane artigiano è desaparecido dallo scorso 1º agosto, durante un’operazione repressiva della Gendarmeria Argentina contro i Mapuche, popolo della Patagonia che da anni lotta contro il furto della terra da parte di Benetton. Si attendono conferme ufficiali : la famiglia annuncia che l’identificazione del corpo non è ancora avvenuta e denuncia che nel luogo del ritrovamento erano stati già compiute 3 perquisizioni senza alcun risultato. Intanto i primi sospetti sulle modalità del ritrovamento: diversi testimoni sostengono che possa essere una messa in scena.

Martedì pomeriggio è stato ritrovato un corpo nel fiume Chubut nel territorio della comunità Mapuche Pu Lof del distretto di Cushamen, a qualche centinaio di metri dal luogo in cui il 1º agosto scorso era esploso il conflitto tra il popolo Mapuche e la gendarmeria argentina, inviata a proteggere gli interessi della Benetton. Proprio quel giorno Santiago, artigiano ventottenne impegnato nella difesa della causa Mapuche, era desaparecido.

Subito dopo il ritrovamento del corpo, la famiglia ha chiesto di rispettare il riserbo, nell’attesa di maggiori informazioni ed esami funzionali a stabilire l’identità del cadavere, sostenendo che non è ancora possibile stabilire l’identità esatta. Inoltre, i familiari hanno denunciato che quel tratto di fiume era stato rastrellato già tre volte, accusando pensantemente il governo argentino. La Procura, invece, sembra aver confermato che si tratta proprio di Santiago. Intanto oggi alle 18 è già stata convocata una manifestazione nel centro di Buenos Aires

LA DESAPARICIÓN

Il 1º agosto scorso, circa 100 membri della Gendarmeria Nazionale Argentina avevano represso una protesta sulla strada statale 40, presso il punto Leleque, nel nord-est di Chubut, nella Patagonia argentina, a 100 km a nord di Esquel. L’azione era stata messa in campo dai membri della comunità Mapuche «Pu Lof en Resistencia del departamento Cushamen». A seguito dello sgombero dell’area, la Gendarmeria aveva inseguito i manifestanti fin dentro i campi, entrando nei territori della comunità e usando armi da fuoco.

Durante questo inseguimento, Santiago Maldonado, che si era trasferito solo pochi mesi prima nelle vicina città di El Bolsón nella provincia di Rio Negro, era sparito. Santiago non era membro del Popolo Mapuche, ma si era avvicinato alla comunità «Pu Lof en Resistencia del Departamento Cushamen» per esprimere la sua solidarietà in risposta ad altri eventi repressivi da cui era stata recentemente colpita. Le testimonianze di chi stava scappando dalla Gendarmeria, riferivano che Santiago era stato catturato, colpito e caricato in un furgone, con le scritte di quella stessa forza di sicurezza. Da quel momento, di lui non si è saputo più nulla.

LA MOBILITAZIONE

Il caso era stato sollevato grazie all’opera di informazione di diversi media indipendenti, mentre televisioni e giornali di Stato e mainstream hanno taciuto per settimane la vicenda del giovane desaparecido. Nel corso di questi mesi, l’immagine di Santiago e la richiesta di «aparición con vida» si era diffusa nelle strade e nelle piazza argentine, arrivando in diversi Paesi del mondo. Manifestazioni partecipate da centinaia di migliaia di persone si sono tenute a Buenos Aires.

«Consideriamo Pablo Noceti (Capo di Gabinetto del Ministero della Sicurezza Interna), Patricia Bullrich (Ministro della Sicurezza), Mauricio Macrì (Primo Ministro) e la multinazionale Benetton responsabili della desaparición di Santiago Maldonado» avevano detto in massa le piazze, durante questi lunghi questi mesi. Dopo oggi, l’accusa popolare contro i vertici dello Stato e dell’azienda coinvolta nella repressione dei Mapuche, purtroppo, rischia seriamente di diventare quella di omicidio.

Qui alcuni articoli pubblicati dalla scomparsa di Santiago a oggi:

Dove si trova Santiago Maldonado?

Appello internazionale per Santiago Maldonado

Dov’è Santiago Maldonado? In piazza a Roma e nel mondo

¿Dónde está Santiago Maldonado?

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