ITALIA

Xm24: il nulla non ha vinto. La resistenza strappa una nuova casa per il centro sociale

«È stata una grande giornata di resistenza e alla fine abbiamo strappato un accordo serio, su cui vigileremo, che garantisce una nuova casa al nostro centro sociale tra quelle che avevamo precedentemente proposto all’amministrazione comunale. Xm24 continuerà a vivere e resterà alla Bolognina»

Dopo 17 ore di resistenza sui tetti, in piscina, dentro e fuori l’ex mercato della Bolognina, le attiviste di Xm24 e i tanti solidali accorsi hanno costretto l’amministrazione comunale a trattare e firmare un accordo che garantisce una nuova casa per lo storico centro sociale.

«Siamo tornate da un incontro in questura a cui ha partecipato l’assessore Matteo Lepore – hanno detto le attiviste accolte intorno alle 19 da un tripudio di cori e fumogeni – Non siamo contente di vedere una ruspa che ha demolito il nostro spazio. Non siamo contente che questa sera non potremo usarlo. Ma ci sono delle cose che devono renderci felici: centinaia di persone in strada dalle 4 di mattina alle 7 di sera il 6 di agosto sotto l’afa bolognese non le aveva mai viste nessuno. È uno sgombero che finisce senza nessuna denuncia. I compagni sul tetto scendano vittoriosi. La burocrazia non ci piace ma con questo governo e con questa amministrazione che usa le stesse parole del governo è importante anche quella. Respingiamo al mittente le parole del sindaco Merola che equipara le ruspe su Xm24 alle ipotetiche ruspe su Casapound. Grazie a tutte e tutti siamo riuscite a ottenere un impegno serio a garantire a Xm24 un nuovo spazio tra quelli da noi precedentemente indicati. Uno spazio che sarà ancora nel quartiere della Bolognina» (l’audio integrale dell’intervento è disponibile sul sito Zic-Zero in condotta).

La vittoria del centro sociale arriva dopo una lunga giornata di resistenza iniziata prima che il sole sorgesse, con i fuochi d’artificio che hanno avvisato dell’arrivo dei blindati della celere. Il grande lavoro del media centre ha immediatamente richiamato centinaia di persone che hanno sostenuto in un lungo presidio la resistenza creativa delle attiviste e degli attivisti barricati nello spazio. L’immagine della ruspa che distruggeva il centro sociale, poi, ha fatto cadere le ambiguità dell’amministrazione Pd che nelle scorse settimane si era rifiutata categoricamente di trattare per l’assegnazione di una nuova casa a Xm24. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva esultato per lo sgombero e per l’utilizzo delle «democratiche ruspe». Alle parole del leader della Lega aveva provato a rispondere il sindaco di Bologna Virginio Merola (Pd) con un post che ha sollevato una valanga di critiche e attacchi.

Caro ministro Salvini, può occupare meglio il suo tempo e lasciare perdere le ruspe di Bologna. Pensi piuttosto alle…

Pubblicato da Virginio Merola su Martedì 6 agosto 2019

Così, perfino dentro il Partito Democratico si sono aperte delle contraddizioni, con il deputato Matteo Orfini che ha twittato: «Ancora uno sgombero, le ruspe, i blindati. Non può essere questa la soluzione. Si interrompa questo show e riprenda il dialogo». Ma il dialogo e la trattativa, alla fine, sono stati imposti dalla resistenza esemplare di attiviste, attivisti, solidali e abitanti del quartiere, che non sono indietreggiati di un passo di fronte all’enorme dispiegamento di uomini e mezzi. Si è arrivati così all’apertura di un tavolo con l’amministrazione comunale e alla vittoria strappata nel tardo pomeriggio.

Da Bologna, da Xm24 arriva un segnale importante per questa estate torrida che qualcuno vorrebbe all’insegna degli sgomberi: la lotta paga, chi resiste può vincere.

Grazie Xm24!

L’articolo completo sulla giornata: Bologna, in corso sgombero Xm24: «il nulla che avanza» e le ruspe targate Pd

Foto di copertina di Max Cavallari