ITALIA

Un filo fucsia a unire le lotte: azione congiunta di NUDM e Fridays for Future

Oggi a piazza dell’Esquilino si è svolto un flashmob per ribadire l’intersezione fra lotta femminista e battaglia contro il cambiamento climatico. «Rompiamo il muro del silenzio», recitavano i cartelli. Una gallery.

«Di estrattivismo si muore, di femminicidio si muore»: in una piazza dell’Esquilino semi-deserta, complice probabilmente l’allerta coronavirus, oggi alle 15.30 si è svolta la prima azione congiunta Non Una di Meno – Fridays for Future. Un modo di ribadire che, nonostante il divieto dello sciopero del 9 marzo e la rimodulazione delle manifestazioni per l’8 marzo, l’attenzione certi temi deve rimanere alta e, anzi, vanno messe in campo nuove e diverse strategie di lotta (qui tutti gli aggiornamenti per l’8 e il 9 marzo a Roma).

 

 

Con lo slogan “Non una di meno, non un grado in più” si è provato a mettere in luce l’intersezione nefasta fra patriarcato e sfruttamento della terra, fra violenza di genere e violenza ambientale. «Ci ribelliamo contro tutti i diversi tipi di oppressione che si perpetuano sui corpi e sulla terra e ne riconosciamo le radici comuni», recita il comunicato dell’azione. Sulle tute degli attivisti anche un messaggio di sostegno per Patrick Zaki, che proprio ieri pare sia stato trasferito nel carcere egiziano di Tora al Cairo, riservato ai prigionieri politici. A segnare l’alleanza fra i due movimenti un filo fucsia snodato fra i corpi delle soggettività in piazza, con il pugno alzato e a reggere il cartello: «Rompiamo il muro del silenzio».