ROMA

Sgombero al Ripetta, parlano lə studentə

«Stiamo solo chiedendo che venga garantito il nostro diritto allo studio». Studenti del liceo capitolino Ripetta sono stati sgomberati ieri dall’edificio scolastico con un massiccio intervento delle forze dell’ordine

Ieri sera si è conclusa l’occupazione del Liceo Ripetta di Roma, uno sgombero iniziato la mattina con l’intervento delle forze dell’ordine che hanno caricato ragazze e ragazzi che volevano raggiungere i compagni all’interno dell’istituto. Una studente ha denunciato molestie fisiche e verbali da parte di un agente. Oggi alcuni stanno continuando la protesta, scioperando dalle lezioni per chiedere: materiali, la ripresa delle attività laboratoriali, la riparazione dei danni strutturali, l’ampliamento del personale docente, l’eliminazione degli orari scaglionati, miglioramento dei percorsi dedicati agli studenti con Disturbo specifico di apprendimento e Bisogni educativi speciali.

Ecco alcune testimonianze dalla protesta di ieri:

Il riassunto della giornata

«La scuola deve essere un luogo sicuro, non un posto in cui ci insegnano a diventare solo “figli” delle logiche di mercato»

(riprese e montaggio di Patrizia Montesanti)

Le motivazioni

«Il nostro percorso formativo è stato completamente lasciato da parte»

(immagine e voce modificate a tutela dell’identità di chi parla)

Repressione poliziesca

«La Polizia ha ferito uno studente minorenne e ha molestato una studentessa, che vuole assolutamente denunciare l’accaduto»

(immagine e voce modificate a tutela dell’identità di chi parla)

La solidarietà si estende ad altre scuole

«Non abbiamo potuto portare niente a chi stava occupando ed era dentro l’edificio da più di 24 ore»

Autotutela

«Abbiamo fatto dei cordoni per difendere le persone più piccole e più a rischio»

Preside contestata

«È una situazione che non possiamo più tollerare, non ci ascoltano»

Un’occupazione storica

«Nonostante tutto il casino che è successo, siamo felici»

Immagine di copertina di Patrizia Montesanti