ROMA

Sapienza Porto Aperto: la luna della notte bianca torna a splendere

Giovedì 20 e venerdì 21 tra Villa Mirafiori e la città universitaria due giorni di iniziative, dibattiti, arte, sport e perfomance. Un nuovo format per una festa iniziata più di 13 anni fa

«Abbiamo pensato di trasformare radicalmente l’evento rispetto alle Notti Bianche degli anni passati. Non più dei palchi centralizzati, ma eventi molecolari sparsi per tutta la città universitaria», scrivono su facebook i collettivi di scienze politiche e filosofia. Sono impegnati da settimane a organizzare l’iniziativa che si svolgerà oggi e domani tra Villa Mirafiori e la città universitaria della Sapienza.

Il programma completo è stato pubblicato poche ore fa. Si parte questo pomeriggio all 15 nella sede distaccata che ospita i corsi di filosofia, in via Carlo Fea 2, con una ricca tavola rotonda sul tema delle battaglie antirazziste in cui, oltre a tanti studenti, saranno coinvolte esperienze solidali romane e nazionali e comunità migranti di base nella capitale. Titolo: «Coesistenze nella metropoli. Costruiamo relazioni, non identità». Dopo un aperitivo musicale, in serata saliranno sul palco due band: Ayahuasca e Mente Caustica Sound Project.

L’evento principale, come da tradizione, si terrà tra le mura della città universitaria. Domani. Quando il sole inizierà a scendere i viali della Sapienza si riempiranno di perfomance artistiche e sportive. Quest’anno, infatti, l’iniziativa sarà meno concentrata sui grandi palchi musicali che hanno caratterizzato le iniziative degli anni precedenti, riprendendo di più lo spirito che caratterizzò la prima Notte Bianca universitaria. Era il 6 dicembre 2005 e nel mezzo del movimento universitario contro la riforma Moratti gli studenti delle tante facoltà occupate decisero di inondare la Sapienza di una notte di sperimentazione culturale indipendente con poesia, reading, teatro, perfomance.

Quest’anno i punti vivi all’interno della città universitaria saranno quattro, con inizio alle ore 20. A piazzale della Minerva ci saranno spettacoli di fuoco e giocoleria. A chimica si terranno lezioni gratuite di Kick Boxing e Thai Box e poi una roda de Capoeira. A fisica, invece, live painting di chiamata alle arti e mostra a cura del movimento per l’emancipazione della poesia. Il palco musicale sarà allestito davanti alla facoltà di lettere. Si esibiranno Davide Grille (con un monologo d’apertura) e poi L.O.U.D. by Family Conflict & Trio CantaGallo, Revido, Christian Muela (digeridoo tra colorazioni ritmiche sperimental, synth, electro e bass.) e Mondo cane – World Wild Beatz & Struttura Artistica inedita.

Quest’iniziativa autogestita degli studenti si inserisce in un clima sempre più repressivo verso le forme di socialità ed espressione giovanile. Dentro e fuori l’università. Se già da gennaio scorso la Sapienza ha approvato un regolamento per la concessione dell’autorizzazione agli eventi serali soltanto alle associazioni studentesche regolarmente iscritte a un albo, tagliando fuori i collettivi, da due settimane a Roma è entrato in vigore un nuovo regolamento di polizia municipale che con la scusa della tutela del decoro sferra l’ennesimo attacco alla possibilità di vivere la notte.

«Non bere, è degrado! Non ti attaccare alle fontanelle, è anti-igienico! Non cantare, non ballare, dai fastidio! Non stare in piazza, sporchi! – scrivono gli studenti – Il nuovo regolamento comunale dei vigili urbani sembra uno scherzo ma non lo è. Tra l’incredulità e la rabbia che si alternano senza sosta, ci chiediamo come sia possibile imporre norme di questo tipo in una città già svuotata di luoghi di aggregazione giovanile. Un attacco radicale alla socialità, alla libertà di stare insieme per incontrarsi, cantare, suonare, ballare e bersi una birra per strada! Non è accettabile sentirsi dire che per stare assieme ed aggregarci dobbiamo chiuderci in casa oppure recarci nella miriade di locali e localetti pagando una birra sei euro».

L’invito è a rispondere insieme a questo clima e ai provvedimenti proibizionisti che vorrebbero limitare la socialità e le forme di aggregazione di giovani e studenti. E di farlo anche dentro Sapienza Porto Aperta, in forma spontanea e diffusa. Concludono i collettivi organizzatori: «Invitiamo chiunque faccia arte di strada, giocoleria, spettacoli, danza e chi più ne ha più ne metta a contattarci per far esprimere tutti. Invitiamo inoltre tutti e tutte a portare i propri strumenti, le proprie birre, la propria presa a bene. Contro la tristezza di chi ci vorrebbe soli e annoiati, continueremo a divertirci, bere, ballare, cantare e emozionarci insieme. La festa siamo noi!».

Foto di copertina di Gabriele Ordine, Notte Bianca 2014