ROMA

Queer Nation Manifesto. Presentazione a Roma

Martedì 7 giugno, alle ore 19:00, presso Libreria Antigone Roma, in via dei Piceni 1, vi invitiamo alla presentazione di Queer Nation Manifesto, edito per Asterisco Edizioni

«Anziché presentarsi come cittadini/e per bene in cerca di tolleranza e assimilazione, le/gli attiviste/i newyorkesi che fondarono Queer Nation scelsero di prendere la parola come persone “per male”, come quelle/quei queer che tanto provocavano disapprovazione e disgusto nei cittadini benpensanti, che all’intolleranza altrui contrapponevano la propria» Così scrive Lorenzo Bernini nella prefazione a questo testo, datato 1990, e con questa prospettiva si può provare oggi a rilanciare il significato profondamente politico e collettivo del termine queer, di cui il Queer Nation Manifesto rese pubblica la sua potenza mai rassicurante, mai per bene, mai normalizzante e normalizzata; lo fece nelle strade, davanti alle sedi delle istituzioni, lo fece con slogan e manifesti autoprodotti. Sieropositiv, butch, travestit, checche, persone ai margini della società e della stessa comunità lgbt scelsero allora di posizionarsi ancora dalla parte dei vinti, per rilanciare con i corpi e la voce una prospettiva eretica, minoritaria e dunque rivoluzionaria, per sollevarsi contro il presente e reinventare il futuro.

Presentano il libro:

Emma C. Gainsforth: traduttrice, vive e lavora a Roma

Francesco Brusa: giornalista e critico teatrale. Con DINAMOpress, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e il gruppo Altre Velocità si è occupato di politica e movimenti sociali in Polonia, nell’est europeo e in Kurdistan

Marta Capesciotti: attivista transfemminista queer e ricercatrice in materia di diritti fondamentali e diritto dell’immigrazione. Dottore di ricerca in Diritto Pubblico dell’Economia presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza” e in Diritto costituzionale presso l’Università di Granada. Fa parte del collettivo editoriale di Asterisco.

Queer Nation è stato un collettivo fondato nel 1990 a New York da attivist* provenienti da ACT UP che, inizialmente, si adoperò per lottare contro la violenza pubblica ai danni sia delle comunità lgbtq sia delle persone sieropositive. Le azioni pubbliche, gli slogan e i comunicati del collettivo furono caratterizzati fin dall’inizio da linguaggi fortemente non rassicuranti, provocatori e volutamente in rotta contro le derive normalizzanti e per bene di una parte dell’attivismo lbgt di allora. Una delle pratiche utilizzate dal gruppo fu quella dell’outing politico, visto come legittimo strumento di difesa e di lotta per la visibilità lgbtq per la difesa degli spazi politici e culturali conquistati; dal 1990 al 1992 vennero fondati altri gruppi Queer Nation a Los Angeles, Denver, Utah, San Francisco e Houston. Negli anni in cui nelle Università si iniziava a teorizzare la queer theory, i gruppi di Queer Nation diffondevano dal basso, nelle strade e nei quartieri lgbt, l’uso del termine queer in senso politico e rivoluzionario.