EUROPA

Per le strade di Roma l’Europa dei check point, dei muri e dei fili spinati

Nel giorno del vertice per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma, in una città blindata attivisti e attiviste sono entrati in azione. Appuntamento ore 11.00 piazza Vittorio.

Questa mattina abbiamo costruito una rappresentazione simbolica di ciò che avviene tutti i giorni sui confini europei: muri, fili spinati, violenze da parte della polizia, divieto di transito, impossibilità di fuga, divieto di immaginare un futuro migliore. Da diversi anni, tanto i singoli Stati membri quanto l’Unione Europea hanno trasformato l’Europa in un continente fatto di muri ed esclusione. Attraverso politiche di austerity come il Fiscal Compact, e di chiusura dei confini e respingimenti alle frontiere – ben simboleggiate dall’accordo UE-Turchia e dal rafforzamento della Guardia Europea di Costiera FRONTEX – l’Unione Europea, in accordo con i singoli governi nazionali, si è resa artefice di una storica svolta repressiva.

I blocchi di questa mattina, in 4 punti nevralgici della città (all’imbocco della Tangenziale su via Prenestina, all’ingresso dell’A24 e nella zona di Ostiense), non avevano l’obiettivo di ostacolare la possibilità di muoversi nella città, né di alzare ulteriori muri (ce ne sono già troppi in Europa e in giro per il mondo). Tuttavia riteniamo sia necessario ricominciare a riflettere in prima persona -a partire dall’incontro fisico con la dimensione del confine – su quello che è diventato ormai un tratto caratteristico del paesaggio europeo: il muro, la privazione continua della libertà di movimento, la negazione del diritto di scegliere dove andare e dove restare.

Oggi,25 marzo, i responsabili di tutto ciò si riuniranno a Roma per celebrare il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, atto fondativo della Comunità Economica Europea. Noi scenderemo in piazza per ribadire che non c’è proprio nulla da festeggiare. Per gridare che l’Europa o è senza confini, o non è Europa. O è capace di accogliere e di fornire reali spazi di libertà e autodeterminazione, o non è l’Europa che vogliamo. Con l’obiettivo di lottare per una reale riappropriazione dello spazio europeo, partiremo oggi da piazza Vittorio in una grande corteo meticcio. “Europe for All” sarà lo slogan del nostro spezzone che griderà forte la sua opposizione a razzismo, xenofobia, derive nazionaliste e chiusura dei confini.

Per la libertà di movimento. Per il diritto di scegliere dove andare e dove restare.

25 marzo, piazza Vittorio, ore 11.00.

#libertadimovimento

#Europeforall