DIRITTI

Non una di meno in piazza con il pensiero a Desirée

Continua lo stato di agitazione permanente di Non una di meno che ha lanciato una mobilitazione al Campidoglio alle ore 14.00 e sarà con la San Lorenzo solidale venerdì 26 alle ore 18.00 per un saluto a Desirée.

Lunedì 22 a Roma centinaia e centinaia di persone al Campidoglio nella giornata in cui era prevista una mozione da parte di Fratelli d’Italia che propone di:

– proclamare Roma “città a favore della vita” e di inserire nello statuto comunale tale principio

-finanziamento pubblico ad associazioni cattoliche che portano avanti iniziative contro l’aborto

– promuovere o sostenere progetti finalizzati a scoraggiare l’aborto e di fatto a limitare la libera scelta delle donne

Lunedì 22 il consiglio comunale non ha raggiunto il numero legale per riunirsi, quindi la a seduta consiliare non si è tenuta, riaggiornandosi a martedì 23. La mozione di Fratelli d’Italia continua ad essere all’ultimo punto dell’odg perciò, verosimilmente dovrebbe essere discussa giovedì 25 (mercoledì, non è previsa nessuna seduta).

Non una di meno rimane in stato di agitazione permanente e convoca per giovedì 25 dalle ore 14.00 un presidio al Campidoglio per ribadire che non permetteremo che passi nessuna mozione sui nostri corpi! Saremo in piazza con cartelli, voci e cori e tutta la nostra determinazione! La vita siamo noi!

Non una di meno porterà in piazza anche la rabbia per lo stupro e la morte della giovane Desirée, brutalmente uccisa a Roma. Riportiamo un estratto dal post della pagina facebook di Non una di meno.

Sul corpo di Desirée abbiamo visto per l’ennesima volta tutto il male del mondo. Una intera catena di violenze ha trovato in Desirée il suo ultimo anello. Giovedì scorso nel quartiere di San Lorenzo Desirée, una ragazza di soli sedici anni, è morta di overdose dopo essere stata violentata da un gruppo di uomini.

Di nuovo, una donna è stata stuprata e uccisa, e di nuovo, i politici di turno accorrono come avvoltoi per strumentalizzare l’ennesima violenza, perpetrandone una nuova, su un corpo inerme che non può più parlare.

Siamo arrabbiate, anzi, siamo furiose. Invece di denunciare un sistema mafioso che dal traffico di droga alla speculazione edilizia, alla devastazione ambientale, regola la gestione delle nostre città, nuovamente si vuole usare in termini propagandistici quanto è successo alla giovane Desirèe.

Una classe politica che mai come in questo governo si sta dimostrando nemica delle donne e della loro libertà di scelta non solo non ha alcuna credibilità quando si palesa nei luoghi dove avvengono queste violenze che ci riguardano tutte, ma deve cominciare ad essere contrastata, su ogni territorio, perché i primi responsabili sono proprio loro che stanno spazzando via i luoghi che da anni sono a fianco delle donne (centri antiviolenza, spazi sociali femministi), loro che vogliono farci tornare ad abortire illegalmente a costo delle nostre vite, loro che con l’atroce disegno di legge di Pillon, stanno rendendo ancora più difficili i percorsi di fuoriuscita dalla violenza non solo delle donne ma anche dei loro figli.

Ma se Desirée oggi non può più parlare, rimaniamo noi, sempre più determinate a non lasciare più spazio alla violenza maschile sulle donne, perpetrata a partire da politiche discriminatorie fino ad arrivare alla quotidianità delle nostre relazioni.

Rimaniamo noi, non più sole, per non lasciare più sol@ nessun@. Non si può morire a 16 anni di overdose, non si può subire uno stupro di gruppo! Per Desirée, per ognuna di noi…

Giovedì ore 14.00 al Campidoglio, Non una di meno in stato di agitazione permanente.

Venerdì ore 18.00 San Lorenzo abbraccia Desirée, saremo nel quartiere della San Lorenzo Solidale per essere vicini alla famiglia di Desirée, per rompere la paura che queste tragedie innescano, per affermare che la sicurezza è un lavoro quotidiano e collettivo.