DIRITTI

No Border Fest, 6 anni per la libertà di movimento

Torna anche quest’anno il No Border Fest per la libertà di movimento e oltre ogni frontiera. Il festival, nato nel giugno del 2009 sull’onda delle mobilitazioni contro il pacchetto sicurezza, ha continuato negli anni ad intrecciare dibattiti, racconti di resistenza[..] alle politiche securitarie, musica, cibo, cultura, socialità. Ogni anno abbiamo cercato di raccogliere le esperienze più significative della stagione trascorsa, per riflettere ma sopratutto per stimolarci e rilanciare verso una azione collettiva sempre più necessaria per costruire una società più giusta e inclusiva.

Quest’anno il No Border Fest, organizzato da Servizio Civile Internazionale, Insensinverso, Laboratorio 53 e Amisnet sarà in tre tappe tematiche, e si focalizzerà sullo spazio europeo che condensa in sé contraddizioni e violazioni dei diritti ed è il contesto primario in cui ci troviamo ad agire come attivisti e come migranti.

Venerdì 27 Giugno a Insensinverso, Magliana, racconteremo di Lotte Migranti in Europa, attraverso la proiezione del documentario “Open Doors, L’Europa delle frontiere davanti a richiedenti asilo e rifugiati e collegandoci in skype da Bruxelles con gli attivisti della March for Freedom, che in questa settimana stanno mobilitandosi nella capitale belga, dopo aver attraversato un pezzo di Europa per chiedere diritti e libertà.

Sabato 28, presso La Città dell’Utopia, San Paolo, racconteremo le storie di chi cerca di entrare in Europa oltrepassando le frontiere esterne, attraverso la presentazione del progetto Across the sea, un sito multimediale interattivo che racconta le storie di chi percorre le rotte che attraversano il Mediterraneo per arrivare in Europa. Lo faremo anche attraverso “Number 9. Stop-violence at the border”, documentario di Sara Creta che denuncia la quotidiana e sistematica repressione al confine di Melilla, enclave spagnola nel nord del Marocco, da parte tanto delle autorità marocchine quanto di quelle spagnole. Seguire le strade di queste persone significa raccontare storie vissute in prima persona, decostruire pregiudizi, produrre narrazioni alternative rispetto al fenomeno migratorio. Saranno con noi anche due attiviste egiziane, coinvolte nella questione migratoria nel loro paese.

Domenica 28, sempre a La Città dell’Utopia, parleremo invece di quelle che sono le frontiere interne dell’Europa, a partire da una mostra fotografica sui CIE, centri di identificazione ed espulsione, che sono anche uno strumento di contenimento e detenzione transnazionale, e concludendo con uno spettacolo di teatro “Tonato Immigra… ImmigraTO Nato”, la storia emblematica di un “immigrato in quanto tale”, che potrebbe essere originario di qualsiasi parte del mondo. Ogni sera vi sarà cibo dal mondo (Bangladesh, Nepal, Africa, Messico) e musica dei Comilla Torun Projonmu, Madya Diabate e i Kermesse.

In questo momento storico, in cui la lettura che ci è offerta della migrazione è solo quella dell’emergenza e degli stereotipi, ci sembra fondamentale ripercorrere attraverso le parole e i volti dei migranti quanto avviene quotidianamente in Italia e in Europa.

Vi aspettiamo!

Qui il Programma Completo e l’evento Facebook