ITALIA

“Mena”: le ragioni del No al gasdotto

In Salento infuria la rivolta contro il tradimento a 5 Stelle, mentre Tap sta per ricominciare i lavori e i No Tap sono in mobilitazione permanente. Il primo documentario sulla lotta al gasdotto online fino alle 22

Maria Cristina Fraddosio ha scritto e diretto il documentario “Mena”. Ha deciso di renderlo pubblico e a disposizione di tutti dopo il via libera al gasdotto del governo 5 Stelle-Lega.

Mena è un documentario di denuncia. La voce di un contadino fa da controcanto alle proteste in corso a Melendugno, in Salento, punto di arrivo del gasdotto Tap proveniente dall’Azerbaigian. Testimonianze dirette degli attivisti si alternano a quelle istituzionali. L’affare da 45 miliardi di dollari, dichiarato strategico dall’Unione Europea, ha stravolto la vita di un piccolo comune di diecimila abitanti. Mentre la magistratura indaga sull’ipotesi che sia stata aggirata una direttiva europea sulla sicurezza dell’impianto, che sorgerà a poche centinaia di metri dalle abitazioni, i lavori per realizzare l’opera continuano in gran fretta sotto la sorveglianza di centinaia di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Scontri, violenza, percosse sono oramai consuetudini per quella che era una tranquilla località di vacanza a ridosso di una delle più belle spiagge d’Europa. Il viaggio si sviluppa attraverso il racconto dell’uomo che ha ceduto il suo terreno agli attivisti per consentirgli di presidiare l’area limitrofa al cantiere. Un flusso di coscienza lo riporta all’infanzia quando le campagne erano presidiate dai militari nel Dopoguerra. Sicurezza, democrazia, ambiente vengono alla ribalta attraverso una denuncia che a tratti si fa poetica e letteraria, per mezzo della tradizione e della storia di una terra abitata da un popolo che Tommaso Fiore assimilò alle formiche e che ha per antenati i contadini che nel 1952 si opposero ai soprusi dello Stato attraverso una lunga e dolorosa resistenza, sublimata poi nei versi di Vittorio Bodini. Il vocabolo mena è un universo condensato di significati che deriva dal dialetto locale. L’urgenza di informare sulle violazioni in corso e lanciare un appello di solidarietà trova riscontro in una delle accezioni di questa parola.

Per contattare Maria Cristina Fraddosio: mcfraddosio@gmail.com
cell. +393332524210

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