ROMA

Loro le guerre, nostri i morti: il 1 marzo in piazza

Convocata una manifestazione contro la guerra per martedi 1 marzo ore 15:00 in Piazza Montecitorio a Roma

La notte fra il 23 e il 24 febbraio, le truppe militari russe sono entrate in Ucraina dando inizio all’assedio di Kiev e facendo precipitare una situazione che rischiava di esplodere da anni e che di fatto ha reso difficile l’evacuazione dei civili.
Ciononostante un esodo inarrestabile di persone si è messo in viaggio per salvarsi. Persone che chiediamo vengano accolte senza se e senza ma in ogni paese desidereranno fermarsi, compreso il nostro. Il sistema di accoglienza dell’Unione Europea, da anni colpevole di lasciare morire centinaia di persone nel Mediterraneo come in altri luoghi, deve necessariamente essere rivisto affinché non siano i popoli a pagare l’ennesima guerra imperialista ingiusta.

Sentiamo quindi necessario proseguire la nostra mobilitazione contro ogni forma di autoritarismo e imperialismo, condannando l’operazione militare russa, le motivazioni dell’oligarchia dirigente e di Putin ma costruendo la più ferma opposizione agli interessi espansionisti della ‘nostra’ parte di mondo, degli USA, della Nato e dell’Unione Europea, responsabili di questo come di altri conflitti. Sentiamo urgente la necessità di esprimere e praticare solidarietà nei confronti della popolazione ucraina vittima di questa inaudita violenza e di un sistema ottuso che continua ad anteporre gli interessi economici a quelli umani.
Denunciamo l’ennesima guerra utile al capitalismo e la complicità dei partiti di tutto l’arco parlamentare che ancora una volta si confermano guerrafondai e favorevole a fomentare le operazioni militari e le sanzioni economiche piuttosto che le vie diplomatiche.

Ribadiamo quindi alcune parole d’ordine per noi imprescindibili:
– No a Putin
– No alla Nato
– No a tutti i confini
– No a tutte le guerre

Invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare alla mobilitazione indetta in Piazza Montecitorio, durante le comunicazioni alla camera del Presidente del Consiglio dei ministri sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina; un passaggio fondamentale nel quale il parlamento sarà chiamato ad esprimersi su quanto deciso, nei tavoli internazionali, dal Governo italiano e al quale dobbiamo rispondere costruendo una forte opposizione al coinvolgimento economico e militare del nostro paese nella guerra. Per far sentire la nostra voce. Perché la guerra delle armi, delle minacce nucleari e delle sanzioni finisca immediatamente.