ITALIA

«L’azienda deve riceverci». Protestano i precari di Anpal servizi, Salvini contestato

Stamattina il leader della Lega si è presentato presso la sede di Anpal servizi, dove era in corso un presidio organizzato da Clap per la stabilizzazione dei precari dipendenti dall’azienda e per il ricononoscimento della sigla sindacale nelle trattative

Invece di precari e rappresentanti sindacali, l’Anpal ha deciso di ricevere Matteo Salvini. Stamattina, mentre una trentina di lavoratrici e lavoratori delle Clap (Camere del Lavoro Autonomo e Precario) di Anpal Servizi protestavano sotto la sede capitolina dell’azienda, l’amministratore unico Mimmo Parisi ha accolto dentro la stabile il leader della Lega, sopraggiunto per una conferenza stampa. «Via gli sciacalli», hanno prontamente contestato dal presidio. «Salvini è venuto qua per smantellare il reddito di cittadinanza, ma non si capisce come intenda affrontare la crisi occupazionale che ci aspetta. Le sue sono solo strumentalizzazioni».

La lotta portata avanti da Clap prosegue da ormai due anni e vede vari impiegati con contratti precari in perenne attesa di stabilizzazione, nonostante le trattative e le comunicazioni da parte della società. Proprio a fine maggio, infatti, una mail dell’amministratore unico Parisi e rivolta al personale annunciava come la stabilizzazione fosse «vicina al traguardo». Ma – come denuncia Clap in un suo comunicato sulla protesta – si è trattato solo di una serie di “promesse confuse”.

 

«La comunicazione di Anpal si è sempre caratterizzata per uno stile contraddittorio e poco chiaro», spiegano i rappresentanti del sindacato.

 

 

«Parisi non fa che ripetere che c’è la volontà di stabilizzare, che l’azienda è a un passo dalla soluzione del problema ma poi, puntualmente, viene riferito che mancano le risorse. La realtà è che manca una strategia vera e propria: Parisi non sa come far fronte alle pressioni della ministra Catalfo, da una parte, e delle Regioni, dall’altra, e il risultato è una di massima confusione».

I precari “storici” in attesa di stabilizzazione sono 654, mentre a luglio continueranno anche le scadenze contrattuali relative a circa 260 dei loro collaboratori e delle loro collaboratrici. Clap sta provando a farsi interprete di tali istanze e in due anni di mobilitazioni, scioperi (quello di stamattina era il nono) e iniziative di diverso tipo è stata ottenuta l’introduzione di una norma che assicura la stabilizzazione (la legge 128/2019) e che svincola quest’ultima dall’approvazione del cosiddetto Piano Industriale, un altro dei punti su cui Anpal pare muoversi su piani contraddittori. Le strategie che Anpal dovrebbe mettere in campo da qui al 2022 per far fronte all’emergenza occupazionale, segnata anche dalla pandemia di Covid-19, sono state infatti bocciate per ben tre volte dal consiglio di amministrazione e criticate da rappresentanti di Governo e Regioni.

 

Speakers' Corner e Sciopero precari ANPAL Servizi

Ancora uno sciopero, il nono dall'autunno del 2018. Le lavoratrici e i lavoratori di Anpal Servizi non mollano: chiedono la stabilizzazione subito, per l'intera platea dei precari "storici", come d'altronde predisposto dalla Legge 128/2019. Ma chiedono anche il riconoscimento delle CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario, primo sindacato in azienda per numero di iscritti. Mentre si svolgeva lo Speakers' Corner sotto la sede nazionale di ANPAL Servizi, è d'improvviso arrivato il Senatore Salvini, sostenitore di Confindustria e di Bonomi, nemico del Reddito di Cittadinanza. Immediata la contestazione dei precari: "non si specula sulla pelle di chi rischia il posto di lavoro, sciacallo". Con i lavoratori, anche l'Onorevole Stefano Fassina per LeU; e gli attestati di solidarietà – a mezzo stampa – degli Onorevoli @Chiara Gribaudo del PD e Nicola Fratoianni di LeU, della Senatrice IV Annamaria Parente. L'Amministrare Unico Parisi è sceso per accogliere Salvini, fregandosene delle CLAP e dei precari. Inaccettabile! Un motivo ulteriore per chiederne le dimissioni. La lotta non si ferma, fin quando tutti i precari non saranno stati stabilizzati!

Pubblicato da CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario su Mercoledì 3 giugno 2020

 

«Stabilizzare le posizioni lavorative è fondamentale in questa congiuntura», spiegano ancora i rappresentanti di Clap. «Invece, il Piano Industriale di Anpal non tiene conto del contesto emergenziale appena trascorso e presenta una prospettiva totalmente insufficiente per il futuro.

 

Inoltre, quella della mancanza di risorse è una bugia: è la classica scusa che si utilizza quando al contrario manca la volontà politica di risolvere i problemi.

 

Vedremo le osservazioni delle Regioni, ma è molto probabile che si vada verso una quarta bocciatura».

Le rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno protestato stamattina sotto la sede di Anpal Servizi e con presidi in numerose altre regioni sono sostanzialmente tre: si richiede la stabilizzazione di tutto il bacino dei precari storici, entro luglio di quest’anno; si pretende che una tale stabilizzazione venga portata avanti nel modo più tempestivo e semplificato possibile, come già sta avvenendo in altri altri comparti della Pubblica Amministrazione, in deroga alle normative vigenti vista l’attuale emergenza sanitaria; infine, si auspica il riconoscimento di Clap come interlocutore, dal momento anche che si tratta del sindacato con il maggior numero di iscritti e iscritti nell’azienda. Si tratta di richieste che hanno ricevuto anche il sostegno della vice capogruppo del Pd alla Camera Chiara Gribaudo, che ha dichiarato:

 

«Anpal Servizi deve tornare un luogo in cui si rispettano i diritti sindacali, oggi violati con l’esclusione dai tavoli della sigla Clap».

 

Il fatto è che, oltre alla protesta specifica di oggi, l’ambito del lavoro e delle politiche occupazionali rivestirà un ruolo di primo piano nella riconfigurazione dei rapporti di forza post-pandemia. «In questo momento è fondamentale allargare la maglia delle misure di solidarietà e sostegno al reddito», concludono i rappresentanti di Clap. «Invece, è davvero paradossale che oggi Anpal abbia ricevuto Salvini e non i propri dipendenti. Una mossa folle, che contestiamo nella maniera più assoluta. Attendiamo di vedere come si evolverà la vicenda, ma siamo pronti a nuove iniziative di protesta».