ITALIA

La Mare Jonio salva 49 persone in mare

Partita dal porto di Palermo sabato scorso, quest’oggi la Mare Jonio, imbarcazione del progetto Mediterranea, ha tratto in salvo 49 persone che si trovavano su di un barcone in avaria.

 

 

Dal comunicato diffuso da Mediterranea: «le persone a bordo si trovavano in mare da quasi 2 giorni e, nonostante le condizioni di salute risultino abbastanza stabili, sono tutte molto provate con problemi di disidratazione».

Sul posto è arrivata successivamente la Guardia Costiera libica: «Mare Jonio ha tratto in salvo tutte le persone a bordo comunicando ad una motovedetta libica giunta sul posto a soccorso iniziato di avere terminato le operazioni».

Concluso il salvataggio, la nave si sta dirigendo verso Lampedusa chiedendo la possibilità di accedere a un porto: «abbiamo chiesto formalmente all’Italia, nostro Stato di bandiera e stato sotto il quale giuridicamente e geograficamente ricade la responsabilità, l’indicazione di un porto di sbarco per queste persone». La nota continua dicendo «oggi abbiamo salvato la vita e la dignità di 49 esseri umani. Le abbiamo salvate due volte: dal naufragio e dal rischio di essere catturate e riportate indietro a subire di nuovo le torture e gli orrori da cui stavano fuggendo».

Immediatamente dal Viminale arrivano dichiarazioni minacciose: «è necessario agire sotto il coordinamento delle autorità nazionale territorialmente competente», dunque in questo caso la Libia. Continua la nota del Viminale affermando che chi si sottrae compie «un’azione premeditata per trasportare in Italia immigrati clandestini e favorire il traffico di esseri umani».

Ora si apre la partita dello sbarco e si tratterà di comprendere come, proprio nei stessi giorni del voto in Senato sull’autorizzazione a procedere sulla vicenda Diciotti, per terra si avvii una mobilitazione per l’apertura dei porti. Per ora, l’azione di salvataggio di oggi mostra come la l’attivazione di questi mesi attorno alla missione di Mediterranea possa avere degli effetti concreti: «oggi quel mare non è stato più solo cimitero e deserto».