ROMA

La Mappatura Emotiva arriva a San Lorenzo

È iniziato martedì il percorso, che si svilupperà in quattro tappe, rivolto ai piccoli abitanti del quartiere per stimolare la loro creatività ed esplorare le loro esigenze e desideri. Il progetto fa parte delle azioni rivolte ai più piccoli previste dal più ampio progetto della Libera Repubblica di San Lorenzo nell’ambito del programma Periferiacapitale della fondazione Charlemagne

Il 15 giugno Piazza dell’Immacolata ha accolto le emozioni dei bambini e delle bambine di San Lorenzo con la prima tappa della Mappatura Emotiva, organizzata da La Gru – Germogli di Rinascita Urbana, associazione di genitori in rete nella Libera Repubblica di San Lorenzo.  Ieri di fatto è stata una prima concreta inaugurazione della nuova Piazza dell’immacolata dopo l’intervento artistico Fantasia in piazza di Leonardo Crudi, progetto proposto e curato dalla Libera Repubblica di San Lorenzo che ha ri-pensato la piazza colorata e multiforme proprio per farne un luogo accogliente per tutt* e di incontro tra diverse generazioni. 

Il laboratorio ha condotto i piccoli abitanti del quartiere alla scoperta delle emozioni che i luoghi della quotidianità evocano loro.

Un momento prezioso di riappropriazione del gioco collettivo e all’aria aperta dopo tanti mesi di autoisolamento e, per gli adulti, un’occasione per porsi in ascolto delle emozioni dei più piccoli e per guardare San Lorenzo mettendosi ad altezza bambino. La mappatura prevede altre tre tappe che si svolgeranno i prossimi 22 settembre, 6 ottobre e 20 ottobre e che cercheranno di esplorare anche le esigenze, i desideri e la creatività dei bambini nel progettare il proprio quartiere.

La mappatura emotiva fa parte delle azioni rivolte ai più piccoli previste dal più ampio progetto della Libera Repubblica di San Lorenzo nell’ambito del programma periferiacapitale della fondazione Charlemagne. Il progetto è mirato a favorire l’inclusione sociale attraverso l’integrazione e la messa a sistema delle tante attività che i nodi della rete territoriale mettono in campo e che garantiscono al quartiere supporto e orientamento al lavoro e al welfare, l’accesso alla cultura, allo sport, all’aggregazione e alla socialità.

Il progetto di costruire una sorta di welfare territoriale – senza intenzione di sostituire quello pubblico ma rappresentandone la necessità e l’inadeguatezza – ha visto il suo primo prototipo durante l’emergenza con il progetto di mutualismo municipale Quarantena Solidale, quando la rete territoriale e gli spazi sociali hanno ripensato se stessi e la propria funzione per inventare risposte concrete a problemi complessi.

In un comunicato pubblicato sul sito della Libera Repubblica di San Lorenzo leggiamo: «Gli effetti dell’emergenza Covid-19 ci hanno fatto toccare con mano come il quartiere San Lorenzo abbia bisogno più che mai di cura e di attenzione, di solidarietà e di comunità. Mai come in questo momento c’è bisogno di darci una mano e rialzarci insieme, senza distinzioni di età, sesso, provenienza geografica, estrazione sociale. Di fronte a una crisi economica e sociale che si presenta già molto dura, diventa fondamentale più di prima rafforzare e integrare i progetti di inclusione e mutualismo attivati dalle realtà del quartiere e lavorare sul fare rete tra le diverse azioni e sul consolidamento della nostra comunità territoriale attraverso la partecipazione e la solidarietà».

Intenti e obiettivi di un programma sociale in un quartiere cerniera tra centro e periferia, segnato dalla crisi e dall’impoverimento come da un sempre più forte sfruttamento commerciale e immobiliare.

Tutte le foto di Rossella Marchini