Il Festival Pigneto città aperta e la Piazza Meticcia

Al via la terza edizione del festival indipendente ed autorganizzato.

Prende il via oggi 24 maggio la terza edizione del Festival Pigneto città aperta, un festival indipendente ed autorganizzato che mette in rete decine di esperienze attive nel quartiere, nato da un’idea del collettivo Trauma Studio.

Un quartiere che negli ultimi dieci anni sta vivendo dei processi di trasformazione radicali in cui si intrecciano riqualificazione e speculazione, razzismo, nuovo sfruttamento del lavoro e affitti insostenibili, conflitti di cittadinanza ed esperienze di resistenza: “Pigneto città aperta” è un festival gratuito che aspira a ridisegnare in maniera creativa e collettiva una mappa alternativa di un quartiere che vuole rompere logiche razziste, speculative e commerciali per affermare una idea diversa di partecipazione, qualità della vita e produzione artistico-culturale.

Tra le tantissime iniziative (qui la mappa con il programma completo della tre giorni) lo studentato occupato Point Break inaugura questo pomeriggio la Piazza Meticcia, all’angolo tra via Fortebraccio e Via D’Alviano. Una piazzetta abbandonata che per tre giorni sarà luogo di incontro tra generazioni e culture diverse che condividono spazi di vita e di lavoro, animata dagli abitanti del quartiere, da studenti precari e migranti, da Infomigrante e Yo Migro, dalla milonga popolare di Kriminal Tango, da dibattiti e proiezioni.

Si comincia oggi con la presentazione del libro “Pigneto-Banglatown: migrazioni e conflitti di cittadinanza in una periferia storica romana”, edito da Meti Edizioni. La ricerca etnografica coordinata da francesco Pompeo, svoltasi sul quadrante Pigneto-Tor Pignattara attorno al nodo del “Contratto di quartiere” e del modello di governance sperimentato sul Pigneto, ha focalizzato l’attenzione sulla partecipazione attiva e sulle pratiche di cittadinanza dei migranti provenienti dal Bangladesh: una ricerca-azione che è contemporaneamente inchiesta e azione all’interno di un quartiere ad altissima densità di migranti. Un’occasione importante per affrontare un dibattito pubblico sul quartiere che gli studenti e i precari di Point Break intendono affrontare a partire dalla sperimentazione di connessioni nuove tra associazioni migranti come Barikamà, associazione senegalese che partecipa alla tre giorni, presentando le attività dell’associazione CREW con lo sportello di assistenza legale sugli affitti ospitato dal Municipio e le sperimentazione educative alternative e la cooperazione portata avanti dal Cemea del Mezzogiorno.

Resistere creativamente perchè questa tre giorni vuole essere un tentativo di aprire spazi tra le maglie della speculazione e delle tensioni sociali determinate dalla crisi. Cooperare tra realtà associative, culturali, reti di cittadini, comitati ed esperienze di migranti vuol dire costruire una alternativa al binomio divertimentificio-militarizzazione, in un circolo vizioso in cui desertificazione dello spazio pubblico, spaccio e militarizzazione vanno a braccetto.

Contro le ordinanze folli e il controllo sociale, così come lo spaccio e il degrado, questa tre giorni vuole immaginare invece uno spazio meticcio, rivendicare concretamente un altro modo di vivere il quartiere a venire, differente e radicalmente incompatibile con i progetti urbanistici che le giunte capitoline vorrebbero assegnare al Pigneto.

Ecco il comunicato del Trauma Studio

00176 PIGNETO CITTA’ APERTA La festa di quartiere. Il Pigneto in movimento. 24|25|26 MAGGIO 2013 – Come sempre autorganizzato. Come sempre tutto gratuito.

Inizia oggi la terza edizione per 00176 PIGNETO CITTA’ APERTA. Con lo stesso spirito e la medesima spinta, con maggiore consapevolezza e crescente ambizione. Lo status di “Città Aperta” veniva dato in situazioni di pericolo a quelle città che si decideva di cedere al nemico, pur di non farle diventare campo di battaglia. Si evitava così che venissero devastate e distrutte dai combattimenti, cedendole a una forza di occupazione. In questo modo, però, i loro beni venivano comunque saccheggiati e i loro abitanti pesantemente vessati. Atene, Parigi, Bruxelles, Belgrado, Firenze, Roma sono state tutte Città Aperte nel corso della loro storia. In particolare, quel momento della vita di Roma fu immortalato da Roberto Rossellini nell’omonimo film, capolavoro del neorealismo. Quale il collegamento col nostro quartiere? Tanti. Mille. Ma soprattutto uno. E ben chiaro: il Pigneto è già stato ceduto e i suoi occupanti sono speculatori senza scrupolo e imprenditori senza criterio. Come Trastevere e San Lorenzo prima, ora è il Pigneto che rischia di perdere la sua forte identità per diventare uno sterile divertimentificio. E la soluzione ai disagi e ai disordini -che questa squinternata trasformazione comporta- sembra essere per molti la militarizzazione del quartiere, le bislacche ordinanze estive e un clima da coprifuoco che alimenta soltanto la cultura della paura.

Noi non vogliamo questo per il Pigneto e ci impegniamo ogni anno a proporre modelli alternativi e sostenibili: nel produrre suoni in mezzo al rumore di fondo, nel promuovere creatività in risposta al consumo, nel veicolare contenuti e saperi anziché sostenere l’impoverimento culturale, nel dare vita a reti e progetti piuttosto che cedere alla deriva del disfattismo. E, rispetto alla solitudine civica del singolo, incoraggiamo aggregazione e socialità più umane tra i cittadini. E’ così che resistiamo all’occupazione. E’ così che salvaguardiamo il nostro quartiere.

Il programma di tutto il festival sul blog del Trauma Studio.

PROGRAMMA PIAZZA METICCIA – VIA FORTEBRACCIO

POINT BREAK – STUDENTATO OCCUPATO e ASSOCIAZIONE CREW, in collaborazione con CEMEA DEL MEZZOGIORNO e Associazione BARIKAMA’ daranno vita ad eventi e spettacoli autorganizzati e indipendenti. Il Festival Pigneto Città Aperta sarà per noi un momento di conoscenza e incontro tra culture diverse che si trovano a dividere spazi di vita e di lavoro, per questo abbiamo simbolicamente intitolato la piazzetta all’incrocio tra via Fortebraccio e via Bartolomeo D’Alviano Piazza Meticcia. Con spirito di condivisione e voglia di divertirsi, senza dover essere vessati dalla militarizzazione che sta colpendo il Pigneto, invitiamo tutti gli abitanti del quartiere a prendere parte alle iniziative in Piazza Meticcia.

venerdì 24 maggio

(inizio ore 16 – chiusura ore 21) ore 16: Point Break e CEMEA del Mezzogiorno ANGOLO PER BAMBINI, MERENDA E GIOCHI DI STRADA ore 18: presentazione del libro “Pigneto-Banglatown” a cura e con Francesco Pompeo docente di Antropologia sociale all’Università di Roma Tre e coordinatore dell’Osservatorio “M.G.Favara” , con la partecipazione di INFOMIGRANTE-ESC e YO MIGRO ore 19.30 APERITIVO MUSICALE

sabato 25 maggio

inizio ore 18 – chiusura ore 23) ore 18: Point Break e CEMEA del Mezzogiorno ANGOLO PER BAMBINI, MERENDA E GIOCHI DI STRADA ore 19.30: aperitivo “vai cor tango” ore 19.30-23 MILONGA POPOLARE a cura di KRIMINAL TANGO, la vera milonga di classe

domenica 26 maggio

(inizio ore 20 – chiusura ore 22.30) ore 20.00 cena senegalese a cura dell’associazione BARIKAMA’ ore 21.30: presentazione e proiezione della video-inchiesta “Vite in emergenza” a cura di INFOMIGRANTE-

tutti i tre giorni vi saranno giochi per bambini a cura dell’associazione CEMEA del Mezzogiorno, banchetti informativi sul diritto all’abitare a cura dell’associazione CREW e POINT BREAK, banchetti con yogurt biologico e bevande africane a cura dell’associazione BARIKAMA’.