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Giancane all’IFEST martedì 25 giugno

Sul palco dell’edizione 2019 dell’IFEST ci sarà Giancane, che abbiamo intervistato per farci raccontare che spettacolo aspettarsi. L’appuntamento è martedì 29 giugno a Parco Ponte Nomentano a Roma.

Martedì 25 giugno, per il primo giorno dell’edizione 2019 di IFEST – Independent Festival Roma, sul palco salirà Giancane. Dal Muro del Canto alla carriera solista, Giancarlo Barbati è una delle voci più interessanti della scena cantautorale romana e italiana. Prima di lui sul palco di Ponte Nomentano saliranno per uno spettacolo di musica e poesia intitolato “Tutte le strade portano ar core” Er Pinto, Emilio Stella, Ariele Vincenti e Alessandro Marinelli.

La prima canzone con cui hai lanciato davvero la tua avventura solista è stato Limone, in cui dici che “gli anni ’80” hanno rotto il cazzo. Con i ’90 invece come sei messo?

Il revival anni ’90 ancora non è arrivato così come è arrivato il revival anni ’80. Nella canzone provo con ironia a raccontare come gli anni ’80 non sono stati solo gli anni del glamour ma anche quelli dell’eroina e di tante cose tutt’altro che piacevoli. A questo punto speriamo in un revival degli anni ’60 e ’70…

Ipocondria è invece il branco che ha lanciato il nuovo album. Qui collabori con due artisti che sono anche loro grandi amici dell’IFEST: Rancore e Zerocalcare che ha disegnato il video. Come ti sei trovato con loro?

Rancore l’ho conosciuto quando aveva sedici anni e faceva le battle hip hop in un locale dove lavoravo come fonico. E già da quando era ragazzino si capiva che era a un altro livello. Poi più avanti abbiamo legato grazie alla collaborazione al brano. Non solo artisticamente ma anche umanamente mi trovo molto bene con lui, a parlare di musica e non solo. Ad esempio lui ha un approccio alla scrittura completamente diverso dal mio e anche questo per me è stimolante. In Ipocrandia poi mi serviva una voce diversa dalla mia per quel loop di ipocondria e attacco di panico, e lui ha fatto un capolavoro. Con Zerocalcare poi ci siamo ritrovati una sera nella cucina del Cinema Palazzo, c’era pure Rancore e abbiamo scoperto che a tutti e tre piacevano le cose che facevano gli altri, da qui anche la collaborazione per il video. Nei live con Michele poi mi trovo molto bene con lui che disegna le mie canzoni, viene fuori uno spettacolo che funziona anche perché molte delle influenze culturali sono le stesse.

Visto che suonerai a Montesacro, a cui la figura di Rino Gaetano è molto vicina, cosa ci dici della sua musica? A noi i suoi testi ci ricordano un po’ i tuoi…

Sono sincero, sono un po’ ignorante in materia, conosco solo i fondamentali! Forse quando era ragazzino storcevo il naso sulla musica italiana e per questo non ho mai sviscerato più di tanto neanche la musica di Rino Gaetano. Una volta in effetti mi hanno paragonato a lui, e in effetti per quella trama surreale e ironica che c’è in alcune mie canzoni, il paragone ci può anche stare e ovviamente mi fa piacere e mi rendo orgogliosi visto che parliamo di uno dei cantautori più importanti della storia della musica italiana.

C’è la scena indie che negli ultimi anni è esplosa. Ma esiste anche una nuova scena cantautorale a cui ti senti di appartenere?

Allora, non è facilissimo parlare di generi e appartenenze per me. Però sicuramente non mi sento parte di nessuna scena indie, che ora mi pare sia diventata semplicemente pop, perché vengo da tutt’altro percorso artistico e musicale. Ma sicuramente la spinta data dall’ultima ondata di musica italiana ha aiutato un po’ tutti, per entrare nei cartelloni dei festival ecc Per quanto riguarda i così detti cantautori: esiste sicuramente una scena romana che dal Folk Studio al Locale arriva fino ad oggi, con una nuova generazione.

Sei già venuto all’IFEST con Il Muro del Canto. Cosa dobbiamo aspettarci dal concerto?

Sarà semplicemente un concerto di Giancane: imprevedibile, con diversi ospiti a sorpresa e senza sovrastrutture. Ah, ci saranno anche dei pezzi inediti!