EUROPA

#fuckausterity in the EU: lo rifamo? avoja!

Dal Belgio un primo contributo verso la mobilitazione del 13 e 14 marzo a Bruxelles e in Europa.

L’abbiamo già fatto il 14 novembre. Senza risultati, stando a quanto scrive la squadra Van Rompuy-Barroso. E lo rifaremo, perché non ne possiamo davvero più delle politiche d’austerità di un’Europa neoliberale e autoritaria, elaborate e messe in atto tra un Consiglio europeo e l’altro, e che sigillano l’austerità nella struttura stessa dell’UE instaurando a tutti gli effetti il «governo attraverso il debito».

Ne abbiamo abbastanza dell’Unione Europea dei trattati e dei patti. Un trattato di Lisbona di qua, un patto per l’euro di là, poi vai con un altro trattatino sulla stabilità, il coordinamento e la governance, che non si sa mai, e adesso il piano è l’unione economica e monetaria, leggi: “generalizzazione a tutta la zona euro dei memorandum imposti a greci, portoghesi e irlandesi”.

#fuckausterity

Che la Commissione se le tenga, le sue proposte. Quanto agli ordini della Troika, che fanno piombare milioni di europei nella disoccupazione e li gettano in pasto alla precarietà e alla disperazione, sarebbe davvero il caso di piantarla, o qua finisce male… Tagli al bilancio più privatizzazione dei servizi pubblici più attacchi incessanti ai diritti economici e sociali conquistati dai lavoratori dopo oltre un secolo di lotte, finisce che gli effetti si fanno sentire nella vita quotidiana della maggior parte degli europei. Non lo sopportiamo semplicemente più. E’ insopportabile essere buttati fuori dalla propria casa, insopportabile dover rovistare tra i rifiuti per mangiare, insopportabile vedere milioni di europei sprofondare nella povertà. E’ insopportabile vedere milizie di estrema destra dare la caccia ai sans papiers mentre un partito dalle stesse sembianze s’installa in un parlamento europeo.

La democrazia europea è in grave pericolo: da una parte, le istituzioni europee sono corrotte da far schifo dalle lobby che muovono le fila di ogni dibattito, dall’altra è lecito affermare che si sono dimostrate del tutto incapaci di risolvere i problemi generati da ciò che chiamano “crisi economica” e hanno trasformato in disastro sociale. Gli effetti del rimedio sono peggiori del male che affermano di voler curare. I sacrifici più che inutilmente inflitti agli europei dimostrano che la loro ideologia neoliberale è votata al fiasco.

Nell’attesa, le azioni e le manifestazioni si moltiplicheranno. E ci saranno scioperi e picchetti. I cittadini europei comuni – lavoratori, disoccupati, studenti, pensionati… ma comunque tutti sempre più precari – si organizzeranno in assemblee per preparare l’Europa di domani, visto che quella di oggi è un disastro totale.

Il prossimo 13 e 14 marzo, torneremo ancora una volta in strada e occuperemo le piazze europee. Per quanto ci riguarda, l’idea di intervenire a Bruxelles durante i Consigli, formulata durante l’ultima Assemblea a Francoforte, dopo il blocco della BCE e ridiscussa a Madrid durante l’incontro sul debito e l’austerità Agora99, ha fatto il suo cammino. Da qui a qualche giorno sarà pubblicato un appello.

Nous sommes prêts malgré les sommets atteints par la répression policière!
(Siamo pronti nonostante i “vertici” raggiunti dalla repressione poliziesca!)

Ci vediamo a Bruxelles il 13 marzo

“Europa, Liberati dall’influenza malefica di eurocrati, banchieri e mercati finanziari”
“Europa, diventa una democrazia”

*Traduzione dal francese a cura di Dinamopress.Vai al testo originale, corredato di link e riferimenti completi.
Vedi anche “Per una primavera europea” su Globalproject.info

Precarious United Blogging Node è un’esperienza con base a Liegi che nasce in rete il 14N, giorno dello sciopero generale europeo e, nel nostro piccolo, anche “data di nascita” di Dinamopress. Una coincidenza anagrafica che coincidenza non è.

Precarious United è «un blog che ha una storia. Il nostro obiettivo resta invariato: appropriarci del tempo e degli spazi di vita e sottrarci a un (re)inserimento forzato nel mondo del lavoro (salariato) ma anche alla precarietà dei mezzi di sostentamento, spesso ridotti al solo sussidio di disoccupazione.»

Precarious United è «un blog che condivide la speranza nutrita dopo aver vissuto in meno d’un anno la primavera araba, il movimento 15M e il movimento Occupy. Secondo Spinoza, la speranza è una passione triste quando incita a infischiarsene di tutto nell’attesa di un avvenire possibile, ma diventa una passione gioiosa quando “inventa i possibili, qui e ora”.»

Precarious United è «un blog che guarda con attenzione a queste nuove forme politiche in espansione. Questa gioventù senza futuro che esige il reddito garantito ci ha risvegliati. All’austerità pretesa da Francoforte e Bruxelles, rispondono con una potenza d’azione tecnopolitica che impressiona tutto il pianeta.»

Precarious United è «un po’ un diario di viaggio attraverso le nuove forme di resistenza all’austerità e alla precarietà in un’Europa in crisi. #fuckausterity»

http://precarious-united.tumblr.com