EUROPA

Francia. Approvata la riforma, ancora scioperi e blocchi

Oggi, 26 giugno, il Consiglio dei Ministri ha approvato l’accordo che riforma l’Unédic e il sistema ammortizzatori sociali per la disoccupazione.

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La nuova convenzione, fortemente voluta dall’associazione padronale (Medef) e incoraggiata dal governo nell’ambito del “Patto di responsabilità”, è stata rifiutata dalla maggior parte dei sindacati, tra cui la CGT e la CIP, ma CFDT, CFTC e Force Ouvrière hanno rotto il fronte sindacale firmando l’accordo il 22 marzo.

Il sistema di “assurance chômage”, nato dal 2003, ha sempre mostrato grossi limiti, soprattutto per i lavoratori “intermittenti” i quali si sono battuti per la sua riforma negli ultimi anni. Il nuovo accordo di certo non migliora la situazione: peggiora ulteriormente le condizioni di accesso alla previdenza sociale, prolunga l’attesa già insostenibile per l’erogazione della copertura in caso di non lavoro (saranno 93 mila gli intermittenti penalizzati da questa modifica). Il provvedimento penalizza anche i salariati ordinari, che dovranno attendere 180 giorni per beneficiare del sussidio di disoccupazione, mentre l’attesa massima prevista era fino ad oggi di 75 giorni.

I lavoratori, precari, interinali e intermittenti, in particolare tecnici e artisti, non hanno mai accettato l’accordo e si sono mobilitati attivamente negli ultimi mesi, con la studio e la denuncia dei documenti ufficiali, occupazioni, cortei e azioni rapide ed efficaci.

Le azioni si sono moltiplicate e negli ultimi tempi hanno fatto un salto di qualità: gli intermittenti dell’arte e dello spettacolo hanno cominciato ad allargare le proprie relazione la propria prospettiva, solidarizzando con altri settori colpiti dalle politiche di austerità, come i lavoratori delle poste, in sciopero da ormai tre mesi. Nonostante la sconfitta, «la lotta continua» affermano i sindacati, e si preannuncia un’estate movimentata per il mondo della cultura francese: ministri e padroni sono avvisati.

La mobilitazione continua su tutto il territorio nazionale:

Parigi: occupata la sede dell’Unédic.

Montpellier: azioni durante il festival.

Orléans: annullata la serata di apertura del festival del jazz.

Sotteville: proclamato lo sciopero sopo che il governo ha approvato l’accordo.

Tolosa: occupazione del consiglio regionale.