TERRITORI

E’ meglio un’oliva oggi o l’olio bene comune domani?

“Se è la Terra che ci dà cibo, aria e vita, da chi vogliamo che sia gestita?”, mobilitiamoci perché la Valle dei Casali torni ad essere accessibile a tutti e una risorsa per la comunità.

Il 2 novembre nel suggestivo e controverso panorama della Valle dei Casali a Roma vi è stato un partecipato incontro pubblico sulla situazione della Valle, momento per informarsi e conoscere quali siano i motivi per cui 468 ettari di parco naturale regionale non siano accessibili neppure agli abitanti del quartiere.

L’obiettivo del collettivo Terrarivolta che proponeva l’appuntamento nella cosiddetta “Riserva riservata” era incontrare la gente del quartiere, informare sulle varie problematiche che da anni non permettono agli abitanti di vivere quello che, per la Regione Lazio, è a tutt’oggi una Riserva Naturale Regionale e infine per partecipare tutte e tutti insieme a una raccolta delle olive all’interno della tenuta di Villa York di proprietà della Villa York srl.

Una giornata di sensibilizzazione, contro-informazione contatto con il quartiere e costruzione di comunità immersi nel verde sotto, però, la continua minaccia dello speculatore di turno, sì perché la Valle dei Casali non è solo un parco alla periferia di Roma, ma è un modello, forse l’espressione più completa del modello Roma. Fallimenti, scambi a perdere pubblico-privato, immobiliaristi (fortissima la “presenza” della famiglia Mezzaroma), speculazioni, malavita e clientele per ogni ettaro o quasi dei 468 totali.

L’immagine che s’è avuta dai cittadini intervenuti è stata di persone che volevano capire cosa succedesse da anni intorno al loro in un mix di curiosità, indignazione, fastidio che s’è trasformato in partecip-azione.

Infatti il gruppo formatosi durante l’assemblea moderata da Terrarivolta s’è convinto all’unanimità a visitare la tenuta di Villa York purtroppo l’intervento celere delle “forze dell’ordine” sia pubbliche sia private (la security privata pagata da Villa York srl detta legge in un Parco Naturale Regionale!) ha impedito di varcare le reti della tenuta. Ma le persone hanno deciso di fermarsi e scambiare idee, esperienze e storie legate alla Valle e proposte sul futuro percorso comune, per ri-vivere la Valle. Gli interventi introduttivi di Terrarivolta hanno proposto un percorso di custodia e di messa a disposizione del parco, il racconto del connettivo terraTERRA si è focalizzato sull’olivicoltura nel Lazio per la stagione 2014 e sulla spiegazione del percorso Terra Bene Comune promosso dal Movimento Genuino Clandestino. S’è applaudito tutti insieme al primo compleanno di Mondeggi Fattoria Senza Padroni in Toscana (prima custodia sociale legata alla campagna terra bene comune, una tenuta di circa 200 ettari, mal gestita e distrutta dalla provincia di Firenze) e Caicocci in Umbria, secondo esperimento di custodia sociale già messo in campo durante il 2014, ma oggi oggetto di denunce e processi insensati e che meriterebbero un approfondimento maggiore, in quanto, si condanna la messa in comune con la popolazione di un bene pubblico per favorirne l’iter di s-vendita.

In questo scambio dove c’è stato spazio e tempo per tutte e tutti, du

nque s’è discusso di custodia sociale, di legalità e legittimità, di come crescere insieme e grazie a questo primo passo dentro la valle s’è elaborato e concordato la proposta di istituire un presidio di tutela della valle, che darà inizio ad un percorso partecipato con un incontro mensile che sia di presidio su quelle terre e momento di pratiche concrete e conviviali. Si continuerà a discutere di difesa del territorio, di nuove alleanze tra cittadini, di progettazione partecipata e di agricoltura contadina per costruire insieme una gestione comune di un bene fondamentale, la terra.

A gennaio si tornerà a potare gli ulivi e il prossimo novembre si proverà a raccogliere le olive per fare una distribuzione dell’olio della nostra valle dei casali per dare alla gente ciò che per anni è stato sottratto. Ma intanto ogni prima domenica del mese la cittadinanza è invitata a partecipare a questo percorso di costruzione collettiva, riappropriazione e custodia del bene comune, appuntamento dunque al 7 dicembre per il presidio di custodia Valle dei Casali – Terra Bene Comune.

“Sicuramente ancora più forte si può confermare che non basta più il pubblico, come non serve né alla gente né alla terra il privato…E’ necessario il costruire comune”.