PRECARIETÀ

A Bologna il nuovo appuntamento dello Strike Meeting

Il 31 ottobre e il 1 novembre la due giorni dei Laboratori per lo sciopero sociale: mettere il processo al centro dell’agenda e dare concretezza ai processi di organizzazione

Una nuova fase, segnata dal Partito della Nazione guidato da Renzi, si sta delineando nel nostro paese con un piano delle riforme a tutto campo che tocca molti nodi, dalla scuola ai servizi pubblici e ai beni comuni, dai diritti sul lavoro – pensiamo al diritto di sciopero – al salario e al welfare. Questo attacco, mascherato dalla stucchevole propaganda della ripresa, non trova, se non in forme parziali e insufficienti, resistenze e possibili vie di fuga. Per questo è necessario riprendere il cammino e ripartire. Ripartiamo da un nuovo strike meeting!

Rimettere al centro della nostra agenda e del nostro agire l’esperienza dello Sciopero Sociale è il primo obiettivo che si pone il prossimo Strike Meeting: il lavoro iniziato lo scorso autunno e proseguito fino ad ora non è di certo esaurito e deve necessariamente trovare nuova linfa da una discussione che ci auguriamo ricca e immediatamente pratica, in grado di essere una verifica del lavoro fatto ma capace di rilanciare verso un nuovo autunno di mobilitazione sociale e un nuovo processo organizzativo. Le esperienze diffuse di mutualismo, di autorganizzazione, di sindacalismo sociale e conflittuale sono il nostro punto di partenza e vivono quotidianamente negli sportelli legali e in quelli del diritto all’abitare, nelle scuole di italiano con i migranti e nelle occupazioni di case, nei picchetti davanti ai cancelli dei magazzini della logistica e nelle lotte per i permessi di soggiorno, nelle battaglie dei lavoratori autonomi e delle finte partite IVA. Lo sciopero sociale del 14 novembre 2014 ha avuto la capacità di ricomporre nella frammentazione del mercato del lavoro un universo di precari e precarie che per la prima volta hanno visto nello sciopero una possibilità di insubordinazione. Ora si tratta di ripensare i nostri strumenti e i nostri discorsi a partire dall’esigenza di comunicare con le diverse figure del lavoro che non si sentono immediatamente coinvolte nel nostro percorso. Si tratta, ancora, di creare le condizioni locali di un processo di organizzazione europeo, come quello che si è delineato a Poznan nella prospettiva di uno sciopero sociale transnazionale.

Davanti a noi abbiamo la possibilità di dare concretezza ai processi di organizzazione che abbiamo avviato nell’ultimo anno e possiamo farlo a partire dalle campagne che tracceremo insieme in questa due giorni di assemblee e workshop, e dalle gambe che riusciremo a dare a tali campagne nella agenda comune. Abbiamo bisogno di demistificare il Jobs Act: i dati che la realtà ci consegna sono ben diversi dalla felice retorica renziana. L’incremento dei tassi di occupazione, di cui Renzi va così fiero, proviene da nuovi contratti lavorativi precari e sotto-pagati, stipulati grazie agli incentivi fiscali, alle decontribuzioni e i bonus occupazionali che il governo concede alle imprese. C’è necessità di smascherare e denunciare il business della disoccupazione giovanile che si cela dietro il programma “Garanzia Giovani e gli stage che diventano uno strumento di ricatto o nascondono lavoro gratuito, celandosi dietro all’economia della promessa. Aprire una battaglia sul reddito e farlo nella sua dimensione estensiva, agganciandola alla lotta per un salario minimo e un welfare europei e per un permesso di soggiorno senza condizioni, per sovvertire quei rapporti di forza che trasformano il reddito in una nuova forma di workfare.

Mentre nelle scuole si fanno barricate contro la riforma renziana e nelle università si rimette al centro il diritto allo studio minato dai nuovi indicatori ISEE, mentre il mondo del lavoro cosiddetto tradizionale vede nei prossimi rinnovi contrattuali dei meccanici e della funzione pubblica un imminente terreno di scontro, mentre i migranti sfidano ogni giorno il regime dei confini e il governo europeo della mobilità lo strike meeting può essere lo spazio per riconnettere esperienze e percorsi, per produrre iniziative che siano parte di un percorso verso un nuovo, più largo ed efficace, sciopero sociale.

Lo sciopero sociale si rimette in cammino!

Ci vediamo a Bologna!

Sabato 31 Ottobre

Ore 10.30

Plenaria: “Riprendere il cammino: sciopero sociale, prospettive ed organizzazione”

Ore 14

Workshop Formazione

Workshop Reddito, salario, welfare e lavoro migrante

Workshop Comunicazione

Workshop strumenti territoriali, organizzazione e sindacalismo sociale

Domenica 1 Novembre

*programma in aggiornamento*

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