MOVIMENTO

“Cosa può una nave”. Il primo testo di Mediterranea Edizioni

Lo potete trovare al banchetto di dinamo durante il festival L\ivre 2019, dal 18 al 22 dicembre presso l’atelier autogestito Esc (via dei Volsci, 159 – Roma)

«Ci sembrava necessario mettere in campo una pratica capace di determinare spiazzamento e quantomeno di alludere a una mossa “offensiva”, al di là del carattere necessariamente difensivo della resistenza e per riqualificare il terreno su cui quest’ultima si determina.

E allora, perché non agire direttamente nel vivo delle contraddizioni del dispositivo retorico e politico della campagna governativa? Perché non comprare e mettere in mare una nave? Una nave battente bandiera italiana, in modo che nessun governo potesse chiuderle i porti del nostro Paese».

Sandro Mezzadra e Beppe Caccia, 13 dicembre 2018

Mediterranea è stata un atto di coraggio, la dimostrazione che si può fare. Si può comprare una nave e strappare le persone da morte certa. Si può evitare di piangere i morti e al contrario sorridere ai vivi e condividere con loro il futuro e la battaglia per il diritto, fondamentale, alla libertà di movimento.

Difficile sintetizzare “cosa può una nave”, cosa è riuscita a fare Mediterranea in un anno. 237 vite è qualcosa di enorme. Crediamo che questa esperienza possa anche raccontarsi e dare voce, costruire le parole, attribuire dei significati, non arrendersi alla superficialità del dibattito pubblico. Durante questi 12 mesi da più parti è venuta questa domanda: «È giusto salvare le persone in mare?». Per noi nessuna risposta negativa è contemplata.

Da qui l’idea delle “Edizioni Mediterranea”, di un numero 0 che esplori la potenzialità di un anno intenso vissuto grazie all’impegno e alla passione di incredibili equipaggi di mare e di terra e grazie, soprattutto, al coraggio di chi ha scelto di navigare e trasmetterci la potenza della libertà.

Foto di copertina di Mich Seixas