ROMA

Nuovo Cinema Palazzo, ennesimo attacco all’occupazione di piazza dei Sanniti

L’assurda motivazione che ha portato ieri al taglio del tiglio del Nuovo Cinema Palazzo sarebbe il danno erariale per il mancato utilizzo delle strisce blu. Successivamente è stata staccata anche l’acqua. Un nuovo attacco contro l’esperienza autogestita mentre il procedimento penale contro i presunti occupanti sta per arrivare a sentenza

Sostituire uno spazio pubblico e aperto ai parcheggi a pagamento costituirebbe un danno erariale. Sarebbe questa l’assurda motivazione che ieri ha portato al taglio del tiglio piantato in mezzo al cemento di piazza dei Sanniti, nel quartiere romano di San Lorenzo, davanti al Nuovo Cinema Palazzo. Un nuovo attacco sferrato proprio mentre il processo contro i presunti occupanti sta per arrivare a sentenza, anche se non è ancora chiaro chi abbia ordinato questo intervento.

«Poco prima delle dieci hanno iniziato ad arrivarci alcune segnalazioni dagli abitanti del quartiere: ci avvertivano che c’era molto movimento in piazza dei Sanniti. Poi, mentre venivamo in qua, ci sono state inviate alcune foto dell’albero, il tiglio, che stava al centro della piazza, tagliato. Ai primi di noi ad arrivare è stato detto che questo tiglio stava sulle strisce blu e quindi rappresentava un danno all’erario: per questo motivo è stato fatto un esposto alla corte dei conti». È Roberto, uno degli animatori dell’occupazione a raccontarci l’accaduto. «Lo spazio fuori era utilizzato non solo per le nostre iniziative, ma anche delle altre realtà che vivono e animano questo quartiere. Era utilizzato insomma per momenti di socialità collettiva. Già durante l’estate dopo una serie di tentativi le fioriere che delimitano quest’area erano state rimosse, poiché una decina di parcheggi blu, a pagamento, così non possono essere sfruttati».

Situato al numero 9a di piazza dei Sanniti il Nuovo Cinema Palazzo è una delle tre occupazioni che animano San Lorenzo, il quartiere romano incastonato tra via Tiburtina e Porta Maggiore. Nato nel 2011, per scongiurare l’apertura di un casinò, ha costruito nel corso degli anni, una fitta rete di relazioni con altre associazioni che operano nel quartiere: dai giovani dell’Atletico San Lorenzo alle mamme del gruppo Germogli di Rinascita Urbana (Gru), passando ovviamente per gli appartenenti alla Libera Repubblica di San Lorenzo.

 

Così, ieri pomeriggio in tanti e tante si sono ritrovati e ritrovate davanti al Nuovo Cinema Palazzo nonostante la pioggia, per dimostrare vicinanza e solidarietà in seguito all’ennesimo attacco, questa volta addirittura doppio.

 

«Pochi giorni fa la Sindaca Raggi e il suo assessore, insieme alla presidente Del Bello sono venuti a parlarci di “partecipazione” per trasformare il quartiere. Quanta ipocrisia! Sono mesi che chiediamo una maggior cura del verde del quartiere. Questa è la loro risposta! Vergogna», ha scritto su Facebook Rossella Marchini, urbanista e attivista della Libera Repubblica di San Lorenzo, chiamando direttamente in causa la prima cittadina della capitale la quale, durante la campagna elettorale del 2016, aveva peraltro beneficiato degli spazi del Nuovo Cinema Palazzo per discutere il proprio programma durante un confronto con gli altri candidati.

D’altronde, pure gli attivisti e le attiviste della realtà autogestita di piazza dei Sanniti criticano l’atteggiamento dell’amministrazione: «Arrivati al governo della città i 5Stelle hanno fatto della legalità la loro bandiera, però è una legalità unidirezionale, un po’ ottusa – continua Roberto – Ci dicono che siamo occupanti, quindi illegali e ci hanno sempre chiuso la porta in faccia. Ma tutto ciò che si è svolto qui dentro non è quantificabile: le assemblee che abbiamo ospitato, i movimenti, anche giovani, come Fridays for Future, che qui hanno trovato un luogo d’incontro, l’aula studio che abbiamo aperto proprio in questi giorni… Tutto il percorso che abbiamo portato avanti con musicisti e teatranti emergenti, tutte persone e collettivi che non avrebbero avuto altrimenti uno spazio per provare a esprimere la propria arte e la propria idea di cultura».

Nel pomeriggio è arrivata una dichiarazione della consigliera regionale del Lazio, capogruppo della Lista Civica Zingaretti Presidente, Marta Bonafoni: «Il dialogo e la collaborazione, insieme alla presidente del II municipio Francesca Del Bello, con la proprietà dello stabile nonché con le ragazze e i ragazzi del Cinema Palazzo non sono mai stati interrotti: l’interazione e l’instaurazione di un tavolo capace di valorizzare e salvaguardare questa realtà, è il passo ultimo e fondamentale, dopo anni, affinché le attività dello stesso possano finalmente proseguire. Dopo l’approvazione della legge sui beni comuni, a luglio fu approvato un ordine del giorno a mia firma e a firma della Consigliera Marta Leonori con cui, attraverso una mappatura in raccordo con Comune e Municipi, impegnavamo la Regione a valutare la possibilità di messa a disposizione di spazi come quello del Palazzo fino all’acquisizione degli stessi, per restituire a Roma luoghi di cultura e socialità innervati nei quartieri e nei territori».

 

Tra il Nuovo Cinema Palazzo e le istituzioni, però, si frappone un elemento di disturbo.

 

Dice ancora Roberto: «C’è una persona che è stata nominata, dalla famiglia dei proprietari, custode giudiziario dello stabile, ma non sappiamo se abbia ricevuto l’incarico ufficialmente dal tribunale. Da mesi sta portando avanti nei nostri confronti una “battaglia” costituita da intimidazioni e minacce, che molto spesso si traduce in atti fisici anche violenti. Ha bloccato le porte dall’esterno, mettendo in pericolo chiunque eventualmente si fosse trovato all’interno; è arrivato a chiamare la polizia per denunciare un incendio che non c’era. Che è un reato, di procurato allarme. Queste azioni sono cresciute d’intensità dopo che lo scorso 25 febbraio al Macro abbiamo presentato un dossier con un primo bilancio dei nove anni di occupazione. Quel giorno è stato forse il momento pubblico più importante di un un processo che va avanti da un po’ di tempo e che ora è messo a serio rischio dagli interventi di questa persona».

Il secondo attacco della giornata è arrivato poche ore dopo la rimozione del tiglio di Piazza dei Sanniti ed è stato comunicato dal Nuovo Cinema Palazzo tramite i suoi canali social: l’improvviso distacco dalla rete idrica. «Non sappiamo se i due fatti siano collegati, però noi non eravamo stati assolutamente avvisati della possibilità di un distacco, soprattutto in questi giorni in cui abbiamo aperto l’aula studio», lamenta un po’ scoraggiato Roberto. Per rispondere al doppio attacco, la quasi decennale occupazione culturale ha dunque indetto un’assemblea pubblica nel pomeriggio di ieri, a cui hanno aderito un centinaio di persone. Si chiedono passi avanti e atti concreti da parte dell’amministrazione municipale, comunale e regionale, ognuno per le proprie competenze, rispetto alla salvaguardia del Cinema Palazzo e dello spazio pubblico strappati alla speculazione e restituiti al quartiere.

Tra gli interventi al microfono delle associazioni solidali, anche quello di Gigliola, abitante del quartiere e attivista della Libera Repubblica di San Lorenzo: «Con la pandemia abbiamo riscoperto l’importanza e la necessità di stare all’aperto, ma per questo servono degli spazi appropriati. Noi abbiamo fatto richiesta che i quattro lati di questa piazza venissero riorganizzati così da delimitare degli spazi: l’amministrazione municipale non ci ha mai risposto e l’amministrazione comunale lo ha fatto venerdì, proponendoci questo ulteriore percorso di partecipazione. Però poi la partecipazione naufraga davanti a un gesto come questo quello di oggi: ancora una volta è stato ribadito che i padroni della città sono macchine e costruttori. Il guadagno che si può fare con due posti macchina non può valere più delle esigenze di tutti bambini e degli adulti che in questo spazio hanno costruito pura socialità e che oggi, più che mai, ne hanno bisogno».

Questa mattina, intanto, intorno alle famose strisce blu, sono ricomparse le fioriere, a delimitare nuovamente un piccolo spazio strappato al cemento e destinato alla collettività.

 

Tutte le immagini dalla pagina Facebook di Nuovo Cinema Palazzo