DIRITTI

Bologna: divieto di dimora ad un attivista del Tpo. Gianmarco libero subito!

Oggi le misure cautelari per Gianmarco De Pieri, colpito dal divieto di dimora. Rivendichiamo la libertà immediata per Gianmarco, con cui ci sentiamo complici e solidali. Sabato 29 a Bologna conferenza stampa e presidio di solidarietà.

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Con rabbia apprendiamo oggi della misura cautelare che ha colpito Gianmarco, attivista del Tpo di Bologna, che abbiamo incontrato in questi anni nelle lotte, nelle piazze, nelle assemblee assieme a tanti e tante che non si arrendono alle ingiustizie e alle miserie del mondo che viviamo. La vendetta poliziesca giustifica il divieto di dimora con i fatti che si sono verificati durante lo sgombero di Villa Adelante, casa occupata da decine di famiglie colpite dalla crisi. Come avviene da qualche tempo, chi difende il diritto all’abitare, ed in generale si oppone alle politiche neoliberiste e ai diktat dell’austerità viene colpito da misure punitive. Come se con l’intimidazione si potessero fermare tutti quelli che si organizzano quotidianamente per costruire un presente degno per tutti nella miseria della crisi.

In tante città italiane, ed a Bologna in particolare, continui provvedimenti punitivi colpiscono gli attivisti, tentando di trasformare le questioni sociali in problemi di ordine pubblico, in questioni giudiziarie, in persecuzioni e messe al bando. Ma per costruire un presente e un futuro di dignità e libertà vanno respinte queste ignobili ed insopportabili intimidazioni, costruendo solidarietà e rivendicando la libertà di movimento per tutti. Per questo siamo vicini a Gianmarco e a tutti gli attivisti colpiti da misure restrittive, e siamo al fianco di tutti i compagni e le compagne che saranno in piazza domani a Bologna. Gianmarco libero, liberi tutti!

Da Roma – DinamoPress

Pubblichiamo di seguito la convocazione del presidio di domani: Gianmarco libero!

Soltanto qualche misera ora. Per il giudice Letizio Magliaro e il P.M. Antonello Gustapane tutti gli affetti, la famiglia, un figlio di nemmeno un anno di età, una nota attività commerciale, le amicizie e il legame con tutti i suoi compagni e le compagne di mille battaglie valgono soltanto qualche ora.

Poco fa a Gianmarco è stato comunicato che entro le 19.00 dovrà lasciare Bologna, costretto da una misura cautelare del codice Rocco, risalente al ventennio più buio della nostra storia: il divieto di dimora.

A Gianmarco e a molti di noi viene imputata la resistenza al vile sgombero di Villa Adelante, dove per 9 mesi trovarono casa famiglie, pensionati, giovani precari e disoccupati che hanno deciso di non piegarsi alla crisi. Ma non basta: la più grave colpa di Gianmarco sarebbe quella di essere sempre presente in ogni luogo in cui si lotta per i diritti, per la dignità delle persone, per la possibilità di costruire una città più libera.

Per noi, invece, la sua costanza nell’essere stato sempre partecipe ai percorsi di lotta e di liberazione di questa città è motivo di orgoglio.

A Gianmarco promettiamo che non sarà mai lasciato solo e che la battaglia contro l’uso scellerato di queste misure cautelari è appena cominciata. Una battaglia fondamentale per tutti gli attivisti e le attiviste di Bologna, che soprattutto negli ultimi mesi ne hanno subito la violenza. Il nostro abbraccio va anche a Gloria e al piccolo Leonardo, che da oggi sentiranno la loro casa più vuota.

Gianmarco libero. Liber* tutt*

Sabato 29, alle ore 12.00 conferenza stampa al TPO con la presenza degli avvocati. Invitiamo tutta la città a un presidio in piazza San Francesco alle ore 20.00 di sabato 29 per la libertà di dimora per Gianmarco e tutti/e.

Cs TPO