EUROPA

Basta pubblicità inquinanti

Centinaia di opere satiriche affisse in tutte le capitali europee che sovvertono pubblicità di compagnie aree. Si richiede il divieto delle campagne pubblicitarie con lo scopo di di diminuire la domanda di voli e di emissioni inquinanti

Dopo un’estate di temperature record esacerbate dal riscaldamento globale, e in vista dello sciopero del clima del 23 settembre, in tutta Europa sono stati sovvertiti cartelloni pubblicitari delle compagnie aeree. Più di 500 opere d’arte satiriche hanno ribaltato il marketing delle compagnie, che mentre aumentano le emissioni di gas serra con i propri voli, si presentano come green.

Gli attivisti e le attiviste chiedono un divieto sulle pubblicità delle compagnie aeree, in maniera analoga a come accadde per la sospensione delle pubblicità di tabacco, con lo scopo frenare la domanda di voli e impedire che le emissioni aumentino ulteriormente. Su questo esiste anche una “Iniziativa dei cittadini europei” per vietare la pubblicità e la sponsorizzazione dei combustibili fossili.

Un rapporto pubblicato all’inizio di quest’anno ha stimato che, nel 2019, la pubblicità globale delle
compagnie aeree potrebbe essere responsabile di emissioni fino a 34 MtCO2 – l’equivalente della
combustione di 17 milioni di tonnellate di carbone, pari alle emissioni annuali della Danimarca nel 2017.

Cartelloni e pubblicità sotto vetro alle fermate degli autobus sono stati “hackerati” a Roma, Parigi,
Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Lisbona, Londra, Bristol, Manchester, Sheffield e Brighton con
manifesti che evidenziano la mancanza di azioni significative da parte dell’industria aeronautica per
ridurre il suo contributo al cambiamento climatico.

L’opera dell’artista Hogre “Ruinair” riprende colori e forme della compagnia aerea Ryanair in un
manifesto satirico che promuove rotte turistiche verso “L’isola di plastica”, l’enorme accumulo di rifiuti galleggiante, composto principalmente da materiali plastici, situato nell’Oceano Pacifico, con una estensione stimata tra i 700.000 km2 e i 10 milioni di km2 .

Un altro manifesto, realizzato dall’artista Darren Cullen, prende in giro la maggiore impronta di carbonio dei voli Business Class, con un finto manifesto della British Airways che recita «La nostra Business Class diventa green, grazie al primo campo da golf a bordo di un volo di linea».

La protesta prende forma in un momento di crescente slancio internazionale per il divieto di pubblicità ad alto contenuto di carbonio. La città di Sydney, che ospita oltre cinque milioni di abitanti, è diventata di recente la seconda grande città a vietare la pubblicità dei combustibili fossili negli spazi pubblici, dopo Amsterdam, che nel 2021 è diventata la prima città al mondo a vietare le pubblicità delle aziende e delle compagnie aeree che utilizzano combustibili fossili.

Tutte le foto di Brandalism Project