EUROPA

Atene. Le impiegate delle pulizie occupano il Ministero

Il governo ammette che il loro licenziamento è politico e disobbedisce ai tribunali. Nonostante la battaglia giudiziaria, dopo una lotta di diversi mesi, le impiegate delle pulizie licenziate dal Ministero delle Finanze non saranno reintegrate dal governo per “ragioni politiche”. Nonostante il tribunale ha stabilito che il licenziamento è illegale, in tante hanno deciso di continuare l’accampata, perché non tutte saranno reintegrate, ma solo la maggioranza di esse. Nella riunione avuta con il Segretario Generale delle Entrate Pubbliche, è stato detto loro che il governo avrebbe usato tutti i mezzi legali nelle sue possibilità per non rispettare la sentenza del tribunale, sostenendo che “questa continuava a essere una decisione politica”. Il rappresentante del Ministero ha detto così in maniera esplicita quello che tutti quanti già sapevano.

La Corte di Atene si è pronunciata contro il licenziamento di 397 delle 586 donne delle pulizie messe in mobilità, un pre-licenziamento in cui si prende il 75% dello stipendio per 8 mesi dopo i quali, se non si viene riassunti, si passa alla disoccupazione definitiva. Questa lotta non è stata una vittoria solo per le donne che hanno lottato e sono scese in strada per mesi, ma ha avuto un peso politico aggiuntivo, perché ha sfidato i licenziamenti di massa dei lavoratori pubblici che si continuano a effettuare. L’eliminazione dei lavoratori pubblici fa parte degli accordi con la Troika. Per rispettare le quote stabilite di licenziamenti è stata chiusa la redditizia televisione nazionale, sono stati soppressi 50 insegnamenti professionali (i più importanti), la polizia municipale, le guardie scolastiche, si sono accorpate scuole, chiusi dipartimenti universitari, ecc.

Occupazione del ministero. 15 donne delle pulizie sono entrate alle 7 di mattina nell’edificio del Ministero delle Finanze, hanno messo una catena alla porta e si sono chiuse dentro, occupandolo simbolicamente dopo aver saputo che sarà presentato un ricorso contro la decisione del Tribunale sull’illegalità del loro licenziamento. Le porte del Ministero sono diventate, a tre giorni dalla elezioni amministrative di Atene [domenica 18/05, ndt], un centro di protesta e accampata delle signore delle pulizie e dei gruppi e cittadini solidali.

Fonte: info-grecia

Traduzione di AteneCalling.org

Guarda il video