EUROPA

Io odio! Sulla guerra in Ucraina

Il j’accuse di un attivista della sinistra ucraina, un grido per fermare i venti di guerra e dire le cose come stanno.

È un bene che non ho sprecato tutta la mia giornata rispondendo alle mail dell’odio. Per alcuni idioti isterici mi sono arreso ai fascisti, per altri ho tradito la Patria. Il tempo è ora prezioso e va usato in maniera efficiente. Questo è perché rispondo a tutti con un solo post.

Odio gli Euroidioti che hanno dato origine a tutto questo per via dei loro piccoli tick e del loro sciovinismo culturale.

Odio il bastardo che si è aggrappato al potere nonostante le dozzine di morti e che ora vuole tornare nel paese a bordo di carri armati stranieri.

Odio la precedente opposizione, che è diventata l’autorità di oggi, e che non ha trovato nulla di meglio da fare che “salvare la lingua ucraina” [ restringendo quella russa], che popola il governo di fascisti e promette misure sociali impopolari.

Odio le autorità locali, che sono così spaventare per le loro posizioni che sarebbero felici di essere lo zerbino di un’amministrazione occupante.

Odio il tiranno nel Cremlino, che ha bisogno di una piccola guerra vittoriosa per rafforzare il rublo ed il suo stesso, quasi illimitato potere.

Odio tutti questi burocrati europei e statunitensi “profondamente preoccupati”, che introducono sanzioni solo quando il governo è tutto tranne che rovesciato e distribuiscono gli aiuti a condizioni simili a quelle di una rapina in pieno giorno.

Odio i fascisti ucraini e russi, che non riescono ad abituarsi alla realtà di un paese multiculturale e multilinguistico e sono pronti a distruggerlo.

Odio quei “liberali”, che erano pronti a coprire e a non distanziarsi mai dai fascisti presenti in piazza Maidan credendo che stessero supportando un movimento democratico tutto ucraino, piuttosto che spingendo il paese verso una guerra civile.

Odio me stesso e gli altri della sinistra per aver passato molto del nostro tempo nelle recriminazioni reciproche piuttosto che costruire un movimento politico potente. Divisi, possiamo influenzare poco sia la Maidan che l’anti-Maidan. Parte della colpa è anche nostra.

Io sono per la pace. Mando questi fiori da Wallonia. Bucaneve su uno sfondo di foglie verdi dell’anno scorso. Spero che non sia l’ultima volta che li vediamo. Domani ritorno al mio paese diviso e prego che alla fine termini tutto con una seconda guerra di Crimea piuttosto che con una terza guerra mondiale. Perché la guerra non evolverà in una rivoluzione mondiale (le possibilità perché ciò si realizzi sono molte meno di 100 anni fa) ma in un olocausto nucleare.

Compagni russi, andate nelle piazze centrali delle vostre città per fermare l’intervento in Ucraina.

Compagni ucraini, pensiamo a cosa possiamo fare. È chiaro che aderire al Right Sector [che ha lanciato una chiamata alla mobilitazione] non è un’opzione.

*tratto dal sito criticatac.ro, traduzione di DINAMOpress