ROMA

In piazza al Tiburtino III, contro strumentalizzazioni e speculazioni

Riceviamo e pubblichiamo l’appello per una mobilitazione al Tiburtino III, venerdì 30 giugno dalle 16. Una festa di quartiere, meticcia, contro i responsabili dei veri problemi del quartiere. Contro le campagne d’odio agitate dagli sciacalli.

Venerdì 30 Giugno Giornata in piazza a Tiburtino III

Chi conosce Tiburtino III sa quali sono i suoi veri problemi, sa che non nascono con l’arrivo dei profughi ma sono precedenti e strutturali.

La disoccupazione o, se va bene, il lavoro precario e sottopagato hanno sempre colpito le borgate e le periferie della città e questa crisi, insieme ai nefasti provvedimenti dei vari governi, non hanno fatto altro che aggravare la situazione.

I continui tagli alla sanità pubblica che portano a lunghe liste di attesa per gli esami e all’aumento del loro costo, tanto che 1/5 della popolazione rinuncia a curarsi.

La mancanza di case popolari per la gente che non può pagare un affitto privato e gli sgomberi per chi è stato costretto a occupare.

Lo stato di degrado e di abbandono delle aree e degli immobili dell’ATER, con sporcizia e locali ormai adibiti a discariche; infiltrazioni d’acqua che costringono molte persone, anche malate, a vivere con la muffa sui soffitti e sui mobili; il cantiere fermo da anni del lotto 12 e quello che non parte mai per il lotto 17.

E ancora. Se molte piccole attività commerciali di quartiere hanno chiuso nel corso degli anni, provocando la desertificazione anche dal punto di vista delle relazioni umane, è dipeso “dall’arrivo dei migranti” o molto più realisticamente dall’apertura incontrollata di mega-centri commerciali tutto intorno?

Il problema della droga, che sta tornando alla diffusione e gravità dei primi anni ’80, non è arrivato sui barconi e lo spaccio a Tiburtino non ha il colore dei profughi né ha come sede via del Frantoio.

Qualcuno, invece, vuole farci credere che il problema dei problemi della borgata sia il centro per i transitanti, seminando odio, idiozie e menzogne, provando a rivendicare a scopo elettorale la solita storia della proroga del centro d’accoglienza che scade. È un meccanismo tipico di questi soggetti, che cercano di sviare le responsabilità delle pessime condizioni di vita in cui viviamo in modo da dividerci e non indirizzare la nostra lotta contro i veri responsabili.

VENERDì 30 GIUGNO

alla piazza di via della Vanga

dalle 16

Iniziative, festa e musica in piazza

Per un quartiere unito e solidale contro i veri responsabili dei veri problemi: disoccupazione, sfratti, manutenzione case popolari, carenza di servizi

RETE POPOLARE TIBURTINA