ROMA

Ciao Valentino

Si è spento Valentino Parlato, tra i fondatori del Manifesto, di cui è stato più volte direttore e presidente della cooperativa editrice. Era nato a Tripoli, in Libia, il 7 febbraio 1931. Comunista per tutta la vita, ha militato nel Pci fino alla radiazione.

Con Valentino era impossibile andare d’accordo su molte cose, e allo stesso tempo, non concordare su molte di più. Molti di noi, anche di generazione differenti, lo hanno incontrato, quando non

direttamente, attraverso i suoi articoli e i suoi saggi. Chiunque voglia conoscere un po’ la storia del nostro Paese non può fare a meno di andare a leggersi il suo “blocco edilizio”, ancora talmente attuale da mischiarsi e intrufolarsi, ben accetto, nelle nostre riflessioni e nelle nostre lotte per strappare finalmente il diritto alla casa.

Di recente, lo abbiamo incontrato a Esc, in occasione della conferenza C17, nei giorni in cui ci siamo chiesti cosa fosse il comunismo. Non si è perso una battuta, ha ascoltato fino all’ultima parola con la consueta curiosità. Prima di andar via, domenica 22 gennaio, ha detto a un nostro compagno: «bella la conferenza, bisogna ripeterla». Da qui vogliamo dirgli che lo faremo, lo faremo!

Vogliamo anche ricordarlo con un breve filmato in cui lui parla con un interlocutore speciale, suo figlio Matteo. Lo fa non come un padre pedante che vuole spiegare, ma come un fratello che vuole capire.

A Valentino fratello maggiore di tutti noi un forte ciao da tutta la redazion di Dinamopress.