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Commons and Cities: dal 17 al 19 novembre a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo l’appello di diverse realtà napoletane per un incontro transnazionale sui beni comuni urbani e sui nodi attorno a cui si gioca oggi la partita contro il neoliberismo: educazione, lavoro e diritti sociali, guerra e immigrazione, austerity, debito e privatizzazioni.

La crisi del capitalismo mostra ogni giorno di più il suo volto brutale: guerra, xenofobia, fascismi, paura, morte, devastazione sociale e ambientale, individualismo sfrenato e miseria.

A diverse latitudini della Terra, però, crescono comunità resistenti, eccezionali esperienze di lotta, autorganizzazione, mutualismo. Dalle montagne del sud est messicano sino alle città europee, ciascuno con le proprie pratiche prova a contrastare la barbarie sociale, mettendo il proprio piccolo tassello in uno scontro globale che si articola su diversi terreni: la terra e i suoi prodotti, la conoscenza, la distribuzione della ricchezza.

Lo scambio, la reciproca conoscenza, l’individuazione di strategie e pratiche comuni e la messa in rete di queste esperienze è ciò di cui queste lotte frammentate hanno bisogno perché la somma dei tasselli diventi il mosaico di una società altra.

Nel corso degli ultimi anni, nella città di Napoli l’intreccio tra esperienze di riappropriazione, pratiche di autogestione e percorsi di produzione giuridica e politica sul tema dei beni comuni ha prodotto uno spazio non identitario di sperimentazione, autorganizzazione, partecipazione, mutualismo, produzione autonoma di saperi, cultura e servizi.

Ciò ha permesso di strappare parte del patrimonio pubblico alla speculazione privata e di costruire modelli possibili di autogoverno attraverso l’elaborazione di statuti d’uso civico e collettivo, spostando parzialmente dalla difesa all’attacco la lotta per il diritto alla città.

Sappiamo che pur nella specificità di ciò che accade sul nostro territorio, in tante parti del globo si moltiplicano realtà che attorno ai beni comuni e/o alle principali questioni sociali costruiscono pratiche avanzate di organizzazione e piattaforme politiche che stanno trasformando le città in laboratori di democrazia radicale.
Alcune di queste esperienze le abbiamo incontrate in questi anni di cammino, tante altre speriamo di incontrarle d’ora in avanti.

A tutte facciamo appello a partecipare ed animare una tre giorni di dibattiti, workshop, assemblee, che con il supporto della Rosa Luxemburg Stiftung Brussels ospiteremo negli spazi liberati/beni comuni della città di Napoli dal 17 al 19 Novembre 2017.

A partire dalla messa a disposizione dell’esperienza e delle sperimentazioni in corso nella nostra città attorno ai beni comuni urbani, desideriamo costruire uno spazio di discussione, scambio e costruzione di pratiche comuni su alcuni dei più importanti temi attorno a cui si gioca oggi la partita contro il neoliberismo internazionale ed europeo: educazione, lavoro e diritti sociali, guerra e immigrazione, austerity, debito e privatizzazione dello spazio pubblico.

I beni comuni emergenti, i comitati e le realtà di base della città di Napoli.

L‘AsiloEx OPG Occupato – Je so’ pazzoGiardino Liberato Di MaterdeiLido PolaScugnizzo Liberato,Santa Fede LiberataVilla Medusa – Casa del Popolo, Zero81 – Laboratorio di Mutuo Soccorso, Centro Autogestito Piperno 80126, Ex Schipa.