ROMA

Rome for Climate Justice – Convergere e lottare per un mondo migliore

Giovedì 13 novembre alle 18.00 si terrà a via dei Volsci 159 l’evento conclusivo del progetto di DinamoPress ed Esc atelier autogestito dedicato alla giustizia climatica. All’iniziativa, che parlerà di convergenza ed ecotransfemminismo, parteciperanno Non una di meno Roma, Climate pride, Baladna (collettivo palestinese) e Miriam Tola (John Cabot University)

Come riuscire a intrecciare e unire le forze di lotte e movimenti diversi tra loro? Come continuare, nel tempo e nello spazio, a combattere per un mondo più giusto, fuori da sfruttamento capitalista, patriarcato e colonialismo? Queste sono le domande a cui proverà a rispondere l’evento conclusivo del progetto “Rome for Climate Justice”, che si terrà giovedì 13 novembre alle 18.00 a Esc atelier autogestito a Roma.

L’obiettivo dell’iniziativa, intitolare “Convergere e lottare per un mondo migliore”, è di discutere di eco-trasfemminismo come concetto “di convergenza delle lotte”, cioè come strumento per comprendere e praticare le lotte per la difesa degli eco-sistemi, per la liberazione da guerre, oppressione e colonialismo e contro il sistema economico capitalista, razzista e patriarcale.

Le ospiti saranno:

  • Non Una Di Meno Roma, movimento transfemminista
  • ⁠Irene De Marco, del Climate pride, movimento ambientalista
  • ⁠Nidaa Nasser, del collettivo giovanile palestinese Baladna
  • ⁠Miriam Tola, John Cabot University

L’evento sarà quindi l’occasione per parlare di eco-trasfemminismo sia a partire dagli strumenti teorici che fornisce per sviluppare lotte “convergenti”, sia da un punto di vista pratico, cioè interrogando le lotte stesse su come creare lo spazio necessario al dispiegarsi di movimenti moltitudinari e intersezionali.

Tra le ospiti è prevista anche la partecipazione da remoto di Nidaa Nasser, del collettivo giovanile palestinese Baladna. Il dialogo con Nidaa Nasser, che vive in Cisgiordania, darà alle e ai partecipanti l’opportunità di ascoltare la voce dei movimenti sociali in Palestina e di creare un dialogo tra movimenti provenienti da diverse parti del mondo.

L’appuntamento si svolgerà in un “crocevia” temporale tra le mobilitazioni per la Palestina che ci sono state a settembre/ottobre, e i cortei ambientalisti e transfemministi di novembre (il 14/15 novembre la mobilitazione del Climate pride, e il 22 novembre il corteo nazionale di Non Una di Meno) e avrà anche la funzione di “camera di decompressione” delle tante tematiche legate a questi momenti di protesta.

La copertina è a cura di DINAMOpress

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