ROMA

Ostia chiama: in piazza contro la violenza razzista

Studenti e collettivi di quartiere in piazza sabato 6 aprile per rispondere alla gravissima aggressione di un diciassettenne avvenuta nei giorni scorsi sul lungomare.  L’invito a tutta la città a partecipare e mobilitarsi contro fascismo e xenofobia

Per giorni il fatto è rimasto avvolto dal silenzio. Un ragazzo passeggiava in compagnia di un’amica sul lungomare di Ostia. All’altezza dello stabilimento La Spiaggetta, si sono accostate quattro auto dalle quali sono partiti dei gavettoni, accompagnati da insulti razzisti. Poco dopo dalle automobili sono scesi alcuni individui, un commando formato in tutto da 12 persone che a turno hanno aggredito e picchiato il ragazzo procurandogli gravi lesioni e diverse fratture, tra cui quella al bacino. Tutto questo succedeva due settimane fa.

Il leit-motiv degli aggressori sembra sia stato «negro, vai via da Ostia». Una pretesa assurda: il giovane a Ostia ci vive da sempre, lì frequenta il liceo ed è nato da una famiglia composta da una donna italiana e un uomo proveniente dal Niger. La natura razzista dell’aggressione si accompagna, come spesso accade, alla viltà del gesto. Come nella miglior tradizione fascista, l’attacco è stato compiuto in branco, in tanti contro uno.

Il ragazzo, dopo il ricovero in ospedale da dove è stato dimesso con 20 giorni di prognosi, ha denunciato l’accaduto. Per troppo tempo, però, tra media e politici, nessuno ha preso parola sui fatti. Solo qualche giorno fa la free press “Leggo” ha dedicato un articolo alla vicenda.

Per fortuna a Ostia e nei quartieri limitrofi non ci sono solo razzisti. Un insieme di collettivi e gruppi attivi sul territorio si sono messi in contatto con gli studenti della scuola frequentata dal ragazzo, il liceo Anco Marzio. Da questo confronto sono nati degli incontri per discutere di come costruire una risposta comune a questo atto di violenza. Una prima reazione sarà la manifestazione di sabato prossimo.

«Non possiamo permettere che episodi come questo accadano nelle nostre strade. È necessario creare una rete sociale che si opponga in forma costruttiva all’odio diffuso e canalizzato, cosi come all’abbandono delle periferie e a queste istituzioni che compensano la loro assenza strutturale fomentando razzismo e xenofobia. Scendiamo in piazza per prendere una posizione chiara: cose come queste non devono più accadere» – dicono alcune tra le promotrici del corteo.

L’appuntamento per tutte e tutti è questo sabato 6 aprile, alle ore 15, davanti alla stazione Lido Centro di Ostia. «Occorre ritrovarsi, costruire, dare forza innanzitutto a una mobilitazione decisa, corale e meticcia», è scritto nell’appello di lancio della giornata. Parole necessarie in questi tempi bui, che mostrano l’unica via percorribile per liberare le città e i quartieri dalla violenza razzista: esserci, con il corpo e la mente, insieme a tanti e tante.

 

Foto di copertina di Patrizia Cortellessa, via contropiano