ROMA

In piazza contro la gestione dell’emergenza a Roma

Dopo più di due mesi dall’inizio della pandemia e del lockdown, moltissime famiglie nella città di Roma ancora non hanno ricevuto i buoni spesa, così come i buoni affitto e gli ammortizzatori sociali. Le reti mutualistiche sono scese in piazza a Roma: le immagini di Daniele Napolitano da Piazza del Campidoglio.

La crisi economica generata dalla pandemia ha messo in ginocchio migliaia di persone. I buoni spesa, il bonus affitti e gli ammortizzatori sociali non arrivano. E quella che si sta generando è una vera e propria emergenza sociale. Le misure sono insufficienti ma necessarie a contrastare i livelli sempre più drammatici di povertà, laddove l’emergenza sanitaria si è immediatamente trasformata in una durissima crisi sociale. A denunciarlo sono 200 attivisti e volontari che stanno manifestando in Piazza del Campidoglio.
Di fronte alla scandalosa gestione delle amministrazioni comunale e regionale, le realtà dal basso sono state infatti in questi mesi gli unici soggetti che hanno contrastato l’emergenza sociale attraverso l’autorganizzazione mutualistica. Oggi sono scesi in Piazza con lo slogan “La quarantena è finita, l’emergenza sociale no”, per rivendicare lo sblocco delle misure e la necessità di immaginare provvedimenti non più emergenziali e frammentarie.

 

“Non vogliamo che questa crisi economica e sociale sia pagata come sempre dalle fasce più deboli – si legge nel comunicato di lancio della manifestazione – Pretendiamo che le istituzioni a qualsiasi livello introducano risposte veloci ed efficaci per non lasciare indietro nessuno.

“La gestione da parte del Comune di Roma sull’erogazione dei buoni spesa è tragica – continua il comunicato – Si tratta di una misura insufficiente che da decreto sarebbe dovuta arrivare settimane fa e che sarebbe servita a tamponare temporaneamente un bisogno primario: il cibo. Ad oggi il Campidoglio ne ha consegnati una minima parte con criteri che ci sfuggono totalmente, ci siamo trovati a dover sopperire alle mancanze istituzionali fatte di continui ritardi ingiustificabili e bugie a mezzo stampa. Ci siamo presi carico dei nostri quartieri, in piena pandemia abbiamo dovuto portare il cibo a migliaia e migliaia di persone senza avere alcuna sponda istituzionale. Lo Stato non può delegare a noi le sue funzioni, il nostro ruolo in una società sana non è quello di sostituirci al welfare ma di affiancarlo per dare a tutte e tutti una possibilità di riscatto o di miglioramento”.

Foto di copertina e galleria fotografica di Daniele Napolitano.