EUROPA

Madrid: la polizia sgombera il centro sociale La Ingobernable

Poco dopo le tre del mattino, la Polizia Municipale ha proceduto con lo sgombero dell’edificio de La Ingobernable, che si trova nel pieno centro di Madrid e sede di decine di collettivi sociali. L’assemblea del centro ha convocato un presidio di protesta per oggi, mercoledì, alle ore 19 davanti all’edificio.

Intorno alle 6 e mezza del mattino, il canale di comunicazione del centro sociale La Ingobernable, che è situato in calle del Gobernador, proprio a fianco del Paseo del Prado di Madrid, ha avvisato dello sgombero dell’immobile.

Gli agenti della Polizia Municipale hanno eseguito l’ordine di sgombero che pendeva sul centro fin dall’inizio della stagione. Le forze dell’ordine hanno perimetrato tutti gli accessi dell’edificio, utilizzando perfino dei droni per mettere sotto controllo la zona. Alle operazioni di sgombero, che è cominciato poco dopo le tre del mattino, hanno preso parte più di 130 agenti (comandanti compresi) e 32 veicoli, provenienti dalle Unità di Appoggio alla Sicurezza (UAS), e personale di diversa unità distrettuali (Centro Norte y Sur, Arganzuela, Salamanca y Chamberi).

I canali dell’assemblea del centro sociale denunciano il fatto che la destra che amministra la capitale spagnola ha proceduto a uno sgombero «con la forza, senza alcun tentativo di dialogo né preavviso». L’assemblea ha convocato la propria rete per accorrere in aiuto e protezione dell’edificio. Ci si aspetta che nelle prossime ore l’assemblea dia maggiori informazioni circa le mosse che intenderà compiere in merito allo sgombero, avvenuto due anni e mezzo dopo il recupero dell’edificio. Al momento, è stato comunque convocato un presidio di protesta alle ore 19 di oggi, mercoledì 13 novembre, vicino allo stabile del Caixaforum, a pochi metri dall’edificio de La Ingobernable.

«Lo spiegamento di forze dell’ordine è stato davvero sproporzionato, visto che fin dal primo momento abbiamo fatto appello per una soluzione dialogata, tanto con la precedente amministrazione che con quella attuale, e per una soluzione al conflitto che venisse dalla politica», ha spiegato a “El Salto” Pablo Martínez, uno dei portavoce de La Ingobernable.

«Quello che si perde con lo sgombero – aggiunge – non è solo un’ampia struttura di appoggio per tutti i movimenti sociali di Madrid, come accadde con i due storici scioperi dell’8 marzo, ma soprattutto uno spazio di rivendicazione contro la situazione che in questa città è ormai insostenibile: speculazione, aumento degli affitti, disgregazione dei tessuti di quartiere e delle reti di vicinato. Quello che oggi Madrid ha perso è una trincea di resistenza di fronte a tutto quello che ha caratterizzato l’operato delle varie amministrazioni cittadine».

A partire da maggio del 2017, La Ingobernable ha accolto decine di gruppi e progetti, mentre centinaia di attività sono state organizzate nell’edificio. A settembre, centinaia di persone sono accorse alla chiamata del centro sociale madrileno La Ingobernable per fermare il primo tentativo di chiusura da parte della nuova amministrazione. La giunta comunale di José Luis Martínez-Almeida sin dal suo insediamento si è rifiutata di stabilire un dialogo con l’assemblea del centro. Il 18 dicembre, tra l’altro, l’amministrazione ha messo fine all’esperienza del Dragona, storico spazio occupato nei pressi della Elipa.

Pubblicato su El Salto. Traduzione a cura di DINAMOpress