ITALIA

Le immagini del corteo No Muos alla base Usa di Niscemi

Sabato 8 agosto il corteo No Muos a Niscemi è arrivato fino alle reti della base militare statunitense, presidiata dall’interno dalle forze di polizia che hanno lanciato lacrimogeni contro i manifestanti. La fotogallery di Giordano Pennisi e il comunicato del movimento No Muos

Il corteo è partito dal presidio No Muos per raggiungere la grande opera militare illeggittima che si trova all’interno del parco naturale della Sughereta di Niscemi: nonostante il tentativo di vietare il corteo per ragioni sanitarie portato avanti dalla Questura, in centinaia hanno rivendicato il diritto a manifestare, con misure di sicurezza sanitaria, contro la guerra, contro le grandi opere inutili e contro la devastazione dei territori. Arrivati alle reti della base, c’è stata la classica battitura delle reti in modo assolutamente pacifico. Ma la polizia schierata in assetto antisommossa la risposto lanciando gas lacrimogeni CS contro i manifestanti, come testimoniato dalle foto in questa gallery e dall’articolo di Antonio Mazzeo.

 

 

Il comunicato del Movimento No Muos

Sabato 8 agosto il Movimento NO MUOS è tornato a far sentire la propria opposizione lungo i sentieri della resistenza alla presenza militare americana.

Centinaia di attiviste e di attivisti da tutta la Sicilia sono accorsi a Niscemi per denunciare la follia delle politiche militariste, l’enorme spreco di risorse, sottratte ai bisogni più urgenti della popolazione, l’incremento dei processi di consolidamento della presenza militare statunitense in Sicilia, tutti fattori che anche durante il periodo più critico della pandemia, non si sono mai fermati, anzi hanno subito un’accelerazione (finanziamento delle missioni militari italiane all’estero a ruota di ENI e Leonardo; rinnovo dei finanziamenti alla pseudo Guardia Costiera Libica in funzione anti-migranti; spostamento a Sigonella del più importante centro di ricerca americano sulla guerra batteriologica e i virus, operazioni militari per adeguare il MUOS alle più moderne tecnologie informatiche, trasferimento a Sigonella di nuovi sistemi d’arma, ecc.).

 

 

Gli attivisti sono partiti dal Presidio NO MUOS per recarsi al Cancello 1 della base USA formando un serpentone di persone da cui sono stati lanciati slogans contro la solita forte presenza di poliziotti lungo il percorso, sia all’esterno che all’interno della base (qui anche poliziotti a cavallo pronti ad eventuali inseguimenti di ipotetici “incursori”), mentre un elicottero ha ronzato tutto il tempo a bassa quota sulla testa dei manifestanti.

Giunti all’ingresso della base alcune decine di attivisti hanno messo in atto un’azione di battitura del cancello facendo innervosire i celerini e chi li comandava, che a un certo punto hanno lanciato alcuni lacrimogeni il cui fumo, grazie a un vento amico dei manifestanti, gli è tornato addosso. Un gesto ingiustificato che la dice lunga su chi tenta di alzare la tensione nel corso di ogni iniziativa di protesta

L’assemblea conclusiva ha visto numerosi interventi ribadire le ragioni della lunga lotta al MUOS, denunciare le tante situazioni sociali che affondano ogni giorno la realtà siciliana, sostenere la necessità di rilanciare la mobilitazione a Niscemi ed in Sicilia. A tal proposito è stata lanciata la scadenza del 10 ottobre quale data di un’assemblea regionale del Movimento.

Pubblicato su nomuos.info