ITALIA

Contro guerre, genocidio e riarmo: manifestazione No Muos a Niscemi

Il prossimo 2 agosto in Sicilia davanti alla base militare del Muos a Niscemi la manifestazione per la liberazione della terra dalla guerra e dalle grandi opere militari, per fermare il genocidio in Palestina, in un contesto di intensificazione dei conflitti bellici e dell’economia di guerra

L’appuntamento estivo di mobilitazione contro la guerra e le grandi opere militari, nello specifico contro il Muos, nei territori della Sughereta di Niscemi, che si tiene ormai da oltre dieci anni, assume oggi un significato e un’importanza ancora maggiori nel contesto di guerra dispiegata su più fronti e dell’avanzata del genocidio in Palestina durante gli ultimi mesi. Decine di organizzazioni politiche e sociali, collettivi e assemblee contro la guerra, circoli Anpi e associazioni, ma anche figure istituzionali, sostengono l’appello di convocazione della manifestazione che questo sabato sfilerà nella Sughereta di Niscemi, il parco naturale occupato dalla base militare e dal Muos.

A fine giugno, i comitati No Muos hanno chiesto una sessione straordinaria e urgente del consiglio comunale, aperto al territorio, da tenersi in una piazza pubblica, per chiedere alle istituzioni quali misure intendano attuare per garantire la sicurezza in un territorio di fronte al rischio di diventare un obiettivo militare, per la presenza della base Muos e della stazione NRTF, ricordiamo, ad uso esclusivo delle forze armate statunitensi nel territorio. Non ci sono state risposte alla cittadinanza da parte dell’amministrazione, che ha preferito ricevere il comandante della base militare di Sigonella in visita ufficiale. Pochi giorni fa, lo scorso 24 luglio, all’interno del parco naturale della Sughereta, una delle zone più controllate del territorio, un incendio di enormi proporzioni ha devastato parte della riserva con colonne di fumo altissime visibili fin da Licata o Ragusa, come denunciato dagli attivisti e dalle attiviste del movimento No Muos.

Sul sito i comitati No Muos scrivono: «Non sono bastati i canadair, gli elicotteri e le squadre di terra, il bosco ha continuato ad ardere per tutta la notte e ancora oggi [il 25 luglio, ndr] sono in corso le operazioni di spegnimento. L’incendio si è sviluppato il 24 luglio, non ad aprile o maggio per cui non si erano ancora prese le dovute misure precauzionali. Quali sono gli interventi di cura e difesa del territorio e dei boschi attuati dalla Forestale e dal Comune? Perché non hanno funzionato? Chi sta tacendo la verità? La magistratura interverrà questa volta per accertare tutte le responsabilità?».

Proprio nelle strade della Sughereta il movimento contro la guerra e in difesa dei territori tornerà a manifestare questo sabato 2 agosto, mentre il giorno prima, venerdì 1 agosto, si terrà in Piazza Vittorio Emanuele la poriezione del film “Valentina e i MUOStri”. Così scrivono nel comunicato i comitati organizzatori del corteo: «Se prima nei nostri appelli e documenti denunciavamo la tendenza alla guerra, oggi, purtroppo, siamo costretti a registrare che la tendenza è diventata realtà e ha assunto i caratteri della guerra guerreggiata». Oltre alla preoccupazione per l’avanzata di scenari di guerra nei diversi territori, dalla continuità della guerra tra Russia e Ucraina al genocidio che si sta compiendo in Palestina, fino all’intensificazione di scenari di conflitti bellici come la precipitazione della situazione tra Israele e Iran nelle scorse settimane, e all’opposizione alle operazioni di guerra che partono dalle basi militari statunitensi in Sicilia, la manifestazione si pone l’obiettivo di contrastare altri scenari del regime di guerra, quelli relativi all’economia di guerra.

Scrivono infatti nel comunicato: «si tratta di una guerra che, oltre all’enorme numero di vittime, ha creato sconquassi nelle nostre vite con ulteriori e pesanti tagli alle spese sociali a favore di quelle militari. Dopo il piano di riarmo dell’Unione Europea da 800 miliardi di euro da investire in armi, le ultime decisioni del nostro governo sono in linea ai diktat degli USA e della NATO e parlano di portare la spesa militare al 5% del PIL; ciò significa arrivare a più di 70 miliardi di euro l’anno a fronte dei 30 circa spesi oggi. Lo scenario è chiaro: addio sanità e istruzione pubblica, pensioni e tutto quello che ancora resta dello stato sociale».

Assediare la base militare Usa, dopo le mobilitazioni a Sigonella di alcune settimane fa, rappresenta l’obiettivo della manifestazione: «come Movimento No Muos dobbiamo sfruttare ogni spazio di lotta e per questo ci diamo un doppio compito. Lottare per fermare la guerra che devasta le nostre vite consegnandoci un futuro di miseria e opporsi alle installazioni militari nel nostro territorio, dalle parabole di Niscemi alla superbase di Sigonella che ha un ruolo centrale in tutti i conflitti aperti e che è stata determinante nell’attacco Usa all’Iran (come lo è stata in diversi momenti a supporto delle operazioni belliche ucraine e anche di quelle israeliane). Non vogliamo essere complici e bersaglio delle guerre dei padroni».

Dopo le mobilitazioni a Sigonella dello scorso 6 luglio, l’estate di lotta in Sicilia continua con la giornata contro la guerra e il genocidio in Palestina, a cui seguirà la manifestazione contro il Ponte sullo Stretto convocata per il successivo sabato 9 agosto a Messina con lo slogan “Vogliamo l’acqua, non la guerra”, per mettere al centro la necessità di interventi e politiche di tutela dell’ambiente e dei diritti contro speculazioni, grandi opere e logiche di guerra nei territori.

Immagine di copertina di Giordano Pennisi – Scattomancino. Le foto dell’incendio sono tratte da nomuos.info

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