ROMA

Come un fulmine a ciel sereno: solidarietà a Point Break e a chi è senza casa

Con rabbia e amore, comunicato di solidarietà a Point Break da Padova

“Fratelli miei non ci hanno vinto,

siamo ancora liberi di solcare il mare”

Q, Luther Blisset

Non tutte le mattine sono uguali. Non tutti i risvegli sono lenti e faticosi. Alcune volte quando ti svegli senti dentro una rabbia che non puoi controllare. Questo è successo a noi ieri, 21 luglio, quando svegliandoci abbiamo acceso i nostri Pc e abbiamo scoperto dello sgombero di Point Break. Come un fulmine a ciel sereno. Come se ci avessero attaccati tutt*. Già, perché la palazzina occupata in via Fortebraccio è stata per noi un esempio e un punto di riferimento, è stata un rifugio accogliente per le decine e decine di compagn* che nel corso degli anni hanno avuto la necessità o il desiderio di passare delle notti a Roma.

Non vogliamo qui soffermarci su approfondite analisi politiche che già i compagni e le compagne sgomberate stanno proponendo con grande lucidità e coraggio. Vogliamo far sentire a chi è stato privato della propria casa tutto il nostro calore, la nostra vicinanza e condividere con loro tutta la nostra indignazione per le menzogne e le infamità che la Questura di Roma e i media mainstream hanno scagliato contro una delle esperienze di riappropriazione dal basso più interessanti e innovative del paese.

Apprendere dello sgombero di Point Break significa per noi anche fare i conti con la nostra storia. L’occupazione di studenti e precari infatti, nasce direttamente da una delle mobilitazioni sociali più potenti degli ultimi anni: da quell’Onda Anomala che abbiamo cavalcato insieme a tanti e tante a Roma e in tutto il resto del paese, da quel movimento che ha scosso i palazzi e ha insegnato a noi che cambiare le cose, lottare per migliorare le nostre vite è possibile e necessario. In questi tempi complessi, aver vissuto assieme agli e alle occupanti di Point Break decine e decine di mobilitazioni, aver condiviso momenti difficili e momenti entusiasmanti, aver organizzato insieme a loro la nostra rabbia e il nostro amore, ci convince ancora una volta che la solidarietà assume un significato pieno solo quando si è consapevoli di quanto coraggio e quanta determinazione ci vogliano per mettere in gioco tutto ciò che si ha per trasformare un mondo ogni giorno più ingiusto. E’ per questo che la solidarietà che vogliamo mandare ai fratelli e alle sorelle di Point Break è un’arma davvero potente. E’ per questo che la solidarietà che gli vogliamo mandare significa che siamo a disposizione per qualsiasi cosa, consapevoli che la cosa più importante da difendere e moltiplicare è il nostro comune e insopprimibile desiderio di lottare per un mondo diverso.

Concludiamo con un abbraccio fraterno ed un sorriso, sicuri che le compagne e i compagni sgomberati non si arrenderanno di certo, e che presto avremo un nuovo Point Break in cui condividere sogni, desideri e rabbia, ma soprattutto in cui continuare a cospirare per riprenderci quel futuro che ci appartiene.

Ci stringiamo attorno a chi oggi si è svegliato senza più una casa, assicurando a loro e a tutti quelli che ogni giorno danno tutto per il conflitto che non saranno mai soli.

Bioslab

FuxiaBlock

Di.S.C.

C.L.A.P. – Padova

Tratto da Bioslab.org