MONDO

Bloccati all’estero: un appello internazionale per poter tornare in Italia

Da due mesi nei più disparati paesi del mondo, molti italiani sono rimasti bloccati all’estero senza poter fare rientro. Se in alcuni paesi non esiste neanche la possibilità di organizzare voli per il ritorno, laddove questo è possibile i prezzi del biglietto sono spesso proibitivi

Bloccati. Bloccate.

Questo siamo, sparsi nel mondo, ormai da quasi due mesi. Senza la possibilità di poter rientrare nelle nostre case, con la paura che ci attanaglia giorno dopo giorno e vivendo di insicurezze quotidiane.

Siamo viaggiatori e viaggiatrici, madri e padri, lavoratori e lavoratrici, studentesse e studenti, gente partita per fare del volontariato, persone con cani di supporto emotivo a seguito.Ci siamo ritrovati, incolpevoli, bloccati in Paesi che non sono i nostri di residenza, lontani migliaia di chilometri dai nostri affetti.

Da settimane proviamo a richiedere dei voli sicuri e protetti per poter far rientro in Italia. Settimane e settimane di mail, chiamate giornaliere e timori. Le nostre preoccupazioni sembrano non avere mai fine. Le ambasciate organizzano voli di rado, e spesso questi voli costano fortune, migliaia di euro. Quando ci sono. Perché in tanti Paesi, questi voli, nemmeno vengono organizzati.

Ci dicono che stanno facendo del loro meglio,ma a noi pare di essere dimenticati, abbandonati al nostro destino, fatto spesso di precarietà e difficoltà. Non è facile vivere da settimane chiusi in ostelli o hotel di fortuna, o in qualche appartamento affittato all’ultimo o ospiti di amici, amiche, conoscenti. Pagando spesso di tasca nostra il tutto, senza che le nostre Ambasciate ci forniscano supporto.

L’Italia non sta usufruendo dei fondi europei del meccanismo di protezione civile EUCPM, che coprirebbero fino al 75 % dei costi di un volo. Mentre gli altri Stati d’Europa si. E non riusciamo a capirne il motivo. Non riusciamo a capire come mai in molti Paesi non vengano organizzati voli dalla Farnesina. Non riusciamo a capire perché bisogna sempre appoggiarsi a voli organizzati da altri Paesi. Non riusciamo a capire perché questi voli costano così tanto.

Ci rispondono che i voli hanno un costo elevato, per organizzarli. O che siamo troppo pochi per essere rimpatriati.

E quindi? Quanto valgono le nostre vite? Abbiamo un tariffario?

In questo momento così delicato per tutti e tutte, in cui il Coronavirus ha scoperchiato tutte le problematiche della nostra società, non vogliamo più credere che il denaro, i profitti, i soldi, valgano di più delle nostre vite. Questa situazione, questa pandemia, ci ha insegnato che la tutela delle persone, che la salute collettiva e la salvaguardia delle vite umane sono le cose più importanti che abbiamo, e che , di certo, non valgono meno di soldi e denaro. Perché è ora di finirla con questa vecchia tiritela di anteporre gli interessi economici dinanzi alle nostre vite.

Chiediamo a gran voce di poter tornare in Italia. Di poterlo fare in sicurezza. Tutti e tutte. Sentendoci protetti da uno Stato che pensi a tutelarci. Con dei voli a prezzi regolari, normali.

Chiediamo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e a tutte le Ambasciate di organizzare fin da subito dei voli.

Siamo stanchi, arrabbiati e delusi. Qui, o se ne esce tutti e tutte assieme, o non se ne esce.

 

 

PRIMI FIRMATARI DELL’APPELLO

Luca Profenna-Bolivia
Francesca Montani-Australia
Patricia Pareja-Ecuador
Luca Spaventi- Kenya
Sandra Vera-Ecuador
Giuseppe Audino-Ecuador
Francesca Bazzana-Panama
Michela Palmas-Austria
Giulia Marocchino-Bolivia
Jonathan Martinez Tiban-Ecuador
Monica Singh-India
Andrea Guevara-Ecuador
Chiara Corgianese-Argentina
Fatima Cruz-Ecuador
Mirella Ferrazzani-Kenya
Zarella Rodriguez-Ecuador
Bassam Aijurf-Kenya
Nicole Testini-Ecuador
Emma Navarrete Testini -Ecuador
Denise Zabalaga-Bolivia
Marina Brattoli-Argentina
Nadia Fares-Marocco
Marco Tirozzi-Mauritania
Gloria Ripaldi-Bolivia
Vera Sandra-Ecuador
Matteo Zanesi-Bolivia
Chiara Rocchetti- Cile
Mattia Zoni-Tunisia
Sonia Storti-Messico
Cristina Fajardo-Ecuador
Vanina Vio- Malesia
Lidia Guerrero-Ecuador
Guerrini Raffaello-Bolivia
Marco Meregalli-Colombia
Teresa Moncayo-Ecuador
Angie Macias-Ecuador
Fares Hassan-Marocco
Kevin Lopez-Argentina
Yobel Alcivar-Ecuador
Wellington Catota Tiban-Ecuador
Vito Starace-Kenya
Carlo Gregorio De Re- Bolivia
Jeannete Villarroel-Bolivia
Danilo Paiardini- Argentina
Alfredo Villon Rosales-Ecuador
Arrafi Fatima-Marocco
Angie Macias-Ecuador
Walter Vescia-Colombia
Lizbeth Armijos-Ecuador
Irene Titarelli-Kenya
Iver Avalos Alvares-Bolivia
Maria Tiban Cando-Ecuador
Gabriela Coelo-Ecuador
Roberto Miesi-Ecuador
Sandro Giacci-Kenya
Girolamo Di Paolo – Vietnam
Marysil Genovese-Argentina
Danielle Simone Valle Pallucci- Kenya
Analia Leonardi- Argentina
Shannel Samaniego- Ecuador
Amina Mouch- Marocco
Simone Franceschelli- Bolivia
Carmine Farina- Usa, California
Paolo Femia- Bolivia
Mariana Garcia- Ecuador
Licia Berni-Tunisia
Luca Badanai-Messico
Giorgia Gerenzani-Messico
Ennio Bagnuolo-Perù
Fulvia Gerenzani-Messico
Mery Narcisa Holguin Mendoza-Ecuador
Alfredo Arellano Garcia- Ecuador
Narcisa Naranjo Tocalema-Ecuador
Piero Mangiarino-Bolivia
Jenny Nieves-Ecuador
Sandra Francioso-Kenya
Fabrizio Puccini-Kenya
Annalisa Peluso-Bolivia
Magda Guermandi- Myanmar
Rita Venturini-Messico
Marco Gerenzani-Messico
Susana Amparo Requena Morales-Ecuador
Marina Abram-Argentina
Stefania Uzho-Ecuador
Karen Gonzalez-Ecuador
Nestor Vulgari Cordova-Ecuador
Luca Blhacine-Messico

Foto di Chad Kainz via Flickr