ITALIA

Non Una di Meno manifesta in tutta Italia il 25 novembre

I movimenti transfemministi hanno organizzato eventi in tutta Italia per la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere. Non Una di Meno rilancia le piazze per sabato 28 novembre

Nonostante la pandemia e le restrizioni in essere, Non Una di Meno, ha convocato in tutta Italia azioni nelle piazze e online per la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Da nord a sud, più di quindici piazze e azioni, da Milano a Lampedusa, da Genova a Napoli, da Torino a Roma. Le assemblee territoriali di Non Una di Meno si sono organizzate e rilanciano la mobilitazione anche per sabato 28 novembre.

A Bologna è stata segnalata la sede di Confindustria con una scritta che a chiare lettere che invoca lo sciopero, strumento di lotta resignificato dal movimento transfemminista globale. In seguito Non Una di Meno Bologona si è poi trovata davanti ai cancelli della Yoox all’interporto in solidarietà con le tante donne migranti in sciopero contro i turni di lavoro massacranti, per convergere il pomeriggio in piazza dell’Unità.

A Milano è stata organizzata una conferenza stampa sotto gli uffici di Alberto Genovese, imprenditore milanese che ha seviziato e stuprato per ore una giovane donna. La stampa italiana ha anche in questo caso incolpato la vittima con articoli indegni su diverse testate, dal Sole 24 Ore a Il Giornale. Non Una di Meno Milano ha urlato «El violador eres tu, lo stupratore sei tu» di fronte la sede di Brumbrum.it e Prima Assicurazioni di cui Alberto Genovese è primo azionista. Perché «nonostante dopo le ultime notizie sia stato rimosso dal ruolo di Ceo di Prima Assicurazioni, rimane il primo azionista, con il 58,3%. Prima ha chiuso il 2019 con ricavi totali pari a 27.996.143 euro, quindi le chiacchiere stanno a zero, vogliamo che il suo patrimonio sia interamente devoluto ai centri antiviolenza e alle donne maltrattate». Non Una di Meno Milano sarà di nuovo in piazza sabato alle ore 15 a piazza Città di Lombardia.

 

Qui il video dell’azione di Non Una di Meno Milano

 

A Roma Non Una di Meno ha convocato un flash mob di fronte la sede del governo a Piazza Montecitorio, dove le donne hanno portato cartelli con dei grandi scontrini per portare il conto di tutto il lavoro non pagato e della violenza subita. Il pomeriggio poi le donne si sono convocate al Ponte Garibaldi per ricordare le donne uccise, idea del movimento femminista e di far diventare questa una ricorrenza da organizzare ogni qualvolta una donna verrà uccisa da un uomo. In conclusione le attiviste sono confluite nel corteo contro lo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo a San Lorenzo, spazio che aveva anche ospitato un’assemblea nazionale di Non Una di Meno. Anche a Roma ci sarà un’ altra manifestazione sabato alle ore 16 in piazza del Popolo.

 

A Torino le donne hanno composto l’azione online e in presenza. Prima hanno lanciato un mail bombing diretto a diverse redazioni di giornali nazionali che in questi mesi hanno contribuito a costruire una narrazione tossica alimentando una cultura dello stupro che colpevolizza le vittime delle violenze. E poi si sono recate alla sede della RAI e alla sede dell’Ordine dei giornalisti, dove sono stati attaccati alcuni esempi di titoli e narrazioni violente usciti sui giornali su vernice rosa. «Questo è un attacco costruito dal basso e diretto a tutte quelle persone e istituzioni che sfruttano il loro ruolo per veicolare notizie e narrazioni che legittimano le violenze di genere, con un modo di fare giornalismo che colpisce sempre noi donne, ci ferisce e ci uccide una seconda volta». Anche a Torino ci sarà una manifestazione stanziale sabato a piazza Castello alle ore 15.

 

 

Il 25 novembre grazie all’azione di Non Una di Meno da cinque anni non è più una celebrazione ma un momento di lotta. Perchè come scrivono sul comunicato «noi vogliamo la ridistribuzione della ricchezza che produciamo. Il governo italiano prepara un Recovery Plan per nascondere lo sfruttamento del lavoro delle donne e il loro impoverimento con la retorica dell’autoimprenditorialità; è in cantiere un Family Act che rafforzerà la famiglia patriarcale che opprime le donne e chi non si conforma ai suoi ruoli. Tutto quello che noi viviamo, tutto quello contro cui lottiamo rischia di essere oscurato dal governo della pandemia e dalla ristrutturazione della società». Per questo, Non Una di meno rilancia azioni e manifestazioni anche sabato 28 novembre.

 

 

Foto di copertina di Marta Iaquinto