ROMA

20 anni di Spartaco

Ancora un compleanno importante. Il Centro Sociale Spartaco festeggia in questi giorni 20 anni di occupazione. Lo fa con una edizione straordinaria del Boomerang Fest che ogni anno si svolge a Largo Spartaco a Cinecittà. Tre giorni speciali durante i quali si alterneranno incontri sportivi, dibattiti sulla città e sui diritti, spettacoli, mostre e musica.

Si inizia venerdì 14 alle 18 con l’incontro di pugilato organizzato dalla palestra popolare a cui seguirà la discussione Roma In Salita – Spazi sociali, diritto alla casa, ATAC, AMA, Stadio della Roma e servizi sociali. Verso il corteo del 22 Giugno. Sono previsti gli interventi di Paolo Berdini, Vittorio Sartogo, Marcello Paolozza, Amedeo Ciaccheri e di numerosi spazi sociali, che si battono da anni per l’affermazione dei diritti, creando solidarietà e cultura a Roma e che sono sotto attacco.

La serata continuerà con la musica con Los Adoquines de Spartaco (Murga Argentina) e Los3Saltos (Cumbia) e il Dj set con La Reina del Fomento.

Sabato si inizia di nuovo con le attività sportive per poi discutere con Giuseppe De Marzo e Fabrizio Potetti di ridistribuzione della ricchezza per far ripartire i servizi, il welfare, la sanità, i diritti sul lavoro, la qualità della vita. La sera ancora musica con RODA DE SAMBA con collettivo do Bigode e Galera de Rua.

Le giornate si concludono la domenica sera con una grande festa in piazza con tanta musica per condividere la storia di questo spazio che ha avuto inizio a giugno del 1999, quando un gruppo di giovani antifascisti del Quadraro occupa gli spazi abbandonati destinati a servizi per l’edilizia pubblica di via Selinunte.

Nel corso degli anni il Centro Sociale Spartaco ha costruito una rete di relazioni solidali con il quartiere e ha portato avanti molte lotte territoriali. È stato fra i promotori della Rete Cinecittà Bene Comune, favorendo processi di cooperazione sociale.

Nei suoi spazi tutti i giorni è aperta una trattoria, con un ottimo menu a prezzi popolari. La cucina sostiene la Tenda Contro la Crisi distribuendo pasti caldi gratuiti a chi non arriva alla fine del mese ed è a disposizione per finanziare progetti sociali e culturali. Corsi di burlesque, teatro, pittura, cinematografia, yoga, tango si svolgono regolarmente da anni. Una sala prove è a disposizione di chi vuole fare musica. La banda Cecafumo e il gruppo della Murga sono due progetti in continua evoluzione.

Nello spazio recuperato di via dei Treviri ha sede della Palestra Popolare del Quadraro e il centro culturale e spazio espositivo Garage Zero. Da quando è stata aperta la palestra, c’è stato un continuo interesse da parte dei ragazzi e delle ragazze che hanno capito di trovarsi in uno spazio diverso rispetto a una convenzionale palestra privata: uno spazio recuperato, riqualificato e restituito al quartiere per rivendicare il diritto allo sport come “bene comune”.

L’attività del centro sociale ha seguito la continua trasformazione del territorio, che sembrava aver raggiunto il limite di espansione alla fine degli anni Settanta. L’apertura della linea A nella metropolitana, con l’inaugurazione della prima tratta Ottaviano-Cinecittà nel 1980 e il completamento fino a Battistini e Anagnina avvenuto nel 2000, ha trasformato i quartieri all’intorno. I centri commerciali si sono insediati in tutta l’area. Le realizzazioni dei piani di zona e le previsioni del nuovo piano regolatore hanno portato enormi nuove cubature che hanno finito per cancellare perfino le vigne che ricoprivano le pendici dei Castelli Romani.

Gli Studios di Cinecittà sono stati investiti da un devastante piano di cementificazione, contro il quale la rete territoriale Cinecittà Bene Comune ha condotto una durissima battaglia. Alberghi, residenze, strutture commerciali avrebbero dovuto prendere il posto degli studi che per anni avevano rappresentato il lavoro di abili maestranze, impegnate nella produzione cinematografica.

Sono tante le lotte territoriali e le attività culturali ideate e promosse dal centro sociale Spartaco, fra le quali il Concorso Letterario Roberto Scialabba. Il concorso è nato per «valorizzare le vecchie e nuove marginalità e promuovere le moderne forme di lotta e di emancipazione sociale, le situazioni inedite di convivenza e di dialogo multiculturale».

Nonostante la ricchezza che i centri sociali hanno espresso negli anni per la città, essi sono da tempo sotto attacco e sono consapevoli che potrebbero venire sgomberati anni di lotte, di fatica, di solidarietà, di cooperazione, di mutualismo, di relazioni, di arte, di cultura, di immaginazione. I centri sociali, gli spazi dove viene prodotta cultura, come i teatri, le scuole di musica, i presidi sanitari, le organizzazioni di volontariato hanno reso migliore questa città. In territori massacrati dall’attacco speculativo e dalla crisi.