PRECARIETÀ

Dal pacchetto Treu al Jobs Act, solo la precarietà non ha termine!

Oggi nella facoltà di Economia all’università La Sapienza di Roma, in occasione del seminario “Lavoro a tempo determinato” organizzato dal sindacato Uil, gli studenti e le studentesse sono andati a contestare l’iniziativa, a cui avrebbero dovuto partecipare Tiziano Treu e l’on. Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.

In un tempo in cui lo smantellamento e la dismissione dell’università stanno giungendo agli “atti finali”, la precarietà giovanile in Italia viene ulteriormente “istituzionalizzata” con il Jobs Act, i cui emendamenti sono stati approvati ieri al Senato. E’ davvero emblematico il fatto che questi loschi figuri, responsabili della protratta precarizzazione delle vite di milioni di giovani in questo paese, vengano a descrivere la bellezza e i vantaggi di una “vita a tempo determinato”.

Per questo oggi in molti sono andati a ribadire la loro contrarietà a queste politiche scellerate.

E’ inammissibile che in questo paese e in questa università si continuino a promuovere iniziative che tentano di camuffare la reale natura dei provvedimenti sul lavoro che si stanno attuando.

Domani alle ore 17.30 ci sarà all’università un’assemblea pubblica nella facoltà di Scienze Politiche per creare uno spazio di discussione aperto e allargato a chiunque voglia aggredire il dl Poletti e il Jobs Act approfondendo le tematiche di reddito universale e welfare per tutti.

Leggi il testo di lancio dell’assemblea Contro il Dl Poletti e il JobsAct: mobilitiamoci ora!

Di seguito il comunicato della giornata:

Oggi nella facoltà di Economia sarà presente Tiziano Treu, il responsabile dell’inizio di un processo di precarizzazione selvaggia che, dall’inizio degli anni ’90, ha investito dapprima le giovani generazioni e poi, riforma dopo riforma, l’intero mercato del lavoro di questo Paese.Dalla legge Biagi alla riforma Fornero, negli anni è stato imposto un mondo del lavoro fatto di povertà salariale, di assenza di diritti e di tutele welfaristiche.

Il Jobs Act, riforma di punta dell’attuale governo Renzi, non è che l’ultimo tassello di questo disegno. Attraverso la riforma definitiva del contratto a termine e dell’apprendistato e l’ennesima ristrutturazione del sistema di welfare e degli ammortizzatori sociali, si chiarisce il progetto politico: rendere strutturale la precarietà, offrire alle imprese il massimo della flessibilità possibile, condannare tutte e tutti a un’esistenza di sfruttamento.

In questo processo l’università assume il ruolo di formazione, addestramento e gestione della forza lavoro immediatamente precaria, gettata in pasto a un mercato del lavoro che non offre garanzie in entrata ( diritti, formazione, retribuzioni ) e che è sempre più flessibile in uscita.

Di fronte a tutto ciò pensiamo sia arrivato il momento di invertire la rotta, mobilitandoci in maniera decisa contro questo provvedimento e provando a creare un movimento ampio contro la precarietà e la disoccupazione giovanile, per il reddito universale e incondizionato e per il salario minimo. Riteniamo centrale farlo a partire dalle università e dai luoghi del lavoro precario e sfruttato, in un percorso che ci porti a essere in piazza l’11 luglio a Torino, contro il vertice europeo sulla disoccupazione giovanile. Per questo domani, 8 maggio, invitiamo tutti e tutte a partecipare all’assemblea pubblica sul Jobs Act che si terrà nell’aula 13 di Scienze Politiche e al corteo del 12 maggio da piazza della Repubblica, contro il Jobs Act e il decreto Lupi, a partecipare all’assemblea del 13 maggio alla facoltà di Lettere, in cui verrà discussa la partecipazione alla manifestazione nazionale del 17 maggio, contro le privatizzazioni e per la difesa dei beni comuni.

Invitiamo il 14 giugno alle ore 15.00 a Piazzale Tiburtino a prendere parte ad una parade per rivendicare studentati e spazi di socialità per i giovani.

Studenti e studentesse della Sapienza

Guarda il video della giornata

Alcune foto della contestazione