Ha giurato oggi il nuovo governo austriaco guidato da Sebastian Kurz, di fronte al presidente. Al via la nuova maggioranza blu-nera, che vede coabitare l’Oevp, il Partito Popolare Austriaco, e l’estrema destra neofascista dell’Fpoe, il partito che fu di Jörg Haider e ora guidato da Heinz-Christian Strache. Pesantissimi i dicasteri assegnati all’estrema destra, che in cambio del suo appoggio ha chiesto e ottenuto il ministeri dell’Interno, della Difesa e degli Esteri. In molti avevano sperato che il presidente Van der Bellen mettesse un freno alla corsa verso il governo dell’Fpoe, ma l’unica cosa che ha ottenuto è il veto su alcuni nomi considerati più impresentabili di altri come ministri, e l’impegno del nuovo esecutivo a non mettere in discussione l’adesione dell’Austria all’Unione Europea.
Il vecchio continente vira a destra, e per l’ennesima volta quei partiti che si vogliono democratici e popolari, spalancano le porte alle forze più estremiste, adeguando i propri programmi in tema di immigrazione e asilo, islam e tutela dell’identità nazionale. Ma già le dichiarazioni sulla volontà di concedere il passaporto austriaco ai cittadini alto atesini di lingua tedesca, mostra come la destra austriaca sia pronta a tradurre in realtà i più accesi proclami nazionalisti. Mentre il nuovo governo giurava, il parlamento di Vienna era cinto d’assedio da migliaia di manifestanti. Circa cinquemila in tutto le persone che, in differenti cortei e manifestazione, sono scese in strada. Ci sono i collettivi antifa, la piattaforma della Radikale Linke, i sindacati e le associazioni degli studenti, associazioni e forze politiche antirazziste. Momenti di tensione con lancio di fumogeni e contatti tra polizia e manifestanti ci sono stati proprio di fronte al parlamento, dove la polizia ha usato manganelli e idranti.
Tra i dicasteri di peso che l’Fpoe si è aggiudicato all’Interno andrà Herbert Kickl, veterano del partito e stratega. È lui la ‘mente’ delle più importante campagne provocatorie e xenofobe portate avanti negli ultimi quindici anni almeno dall’estrema destra austriaca. Nonostante negli ultimi anni abbia tentato la carta del volto pulito e istituzionale, sono nati i suoi rapporti con le frange più estremiste, compresi gruppi dichiaratamente neonazi. Alla Difesa invece il partito ha piazzato Mario Kunasek, che non a caso è stato un ufficiale dell’esercito. Tra i sei nuovi ministri dell’Fpoe tra i nomi più discussi, oltre a quelli già citati, c’è Beate Hartinger, già consulente per grandi corporation del farmaco, che ora sederà sulla poltrona del ministero delle Politiche Sociali e della Sanità, da cui si prepara tra le altre cose a tagliare la spesa per l’accoglienza dei rifugiati e a rendere più difficile l’accesso al welfare ai non austriaci residenti nel paese.