MONDO

Turchia, i sostenitori di Erdogan festeggiano con una notte di aggressioni, incendi e violenze

«Sollievo, prevalgono stabilità e democrazia» dichiara Renzi a colpo di Stato fallito. I “democratici” fedeli ad Erdogan “festeggiano”: attacchi fascisti e razzisti contro minoranze e oppositori, incendi ai negozi di rifugiati, aggressioni da parte di fondamentalisti islamici.

Il primo ministro turco Binali Yildrim ha dichiarato [ieri 16/07/2016, ndr] un giorno di “festa nazionale della democrazia”. Dopo un misterioso tentativo di colpo di Stato, tentato ma fallito, per rovesciare il governo di Erdogan. Comunque, dopo questa proclamazione, ironicamente, gli attacchi reazionari, fascisti e razzisti contro le minoranze e gli oppositori [1] sono improvvisamente aumentati. Il primo attacco è stato contro il quartiere di Gazi, dopo vivono in maggioranza oppositori aleviti e curdi. Successivamente è arrivato un attacco “moralista” contro coloro che non indossano l’abbigliamento islamico o non agiscono secondo la tradizione islamica. Ad Antakya, una città del sud che affaccia sul Mediterraneo, le provocazioni razziste hanno avuto luogo vicino Armutlu. Ad Ankara, la capitale, un attacco razzista contro i rifugiati siriani è in corso [era in corso quando è stato pubblicato il testo, ndr]. Nel quartiere di opposizione di Tuzlucayir, la polizia ha iniziando ad attaccare senza alcuna ragione. Questi sono i modi in cui quelli che il governo ha definito “eroi” stanno celebrando la vittoria.

Una lista degli assalti e delle provocazioni ricevute fino a oggi. Seguiranno aggiornamenti.

01:05. Poliziotti in borghese stanno provocando i residenti a Tuzlucayir, ad Ankara, insultando le persone, attaccandole e provando a effettuare degli arresti. Quelli che sono riusciti a scappare cercano rifugio negli appartamenti vicini.

00:35. Le persone rifiutano di abbandonare la strada del centro Ugur Mumcu, dove si è tenuta una manifestazione anti-fascista.

00:23. La polizia rimuove le barricate nel quartiere di Yunus Emre, nella zona di Gazi, a Istanbul. Continuano gli scontri nelle strade laterali.

11:55. Fotografie mostrano gli attacchi razzisti contro i negozi di proprietà dei rifugiati siriani.

{igallery id=6299|cid=115|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}

11:55. Numerosi negozi di proprietà di rifugiati siriani sono stati incendiati nell’area di Onder, ad Ankara. Ad altri negozi siriani sono state distrutte le finestre.

23:45. Gli abitanti di Armutlu, ad Antakya, stano manifestando nel centro della città, cantando: “Spalla a spalla contro il fascismo!”.

{igallery id=4103|cid=114|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}

11:41. La polizia si è ritirata dal quartiere di Tuzlucayir, ad Ankara, ma continua a pattugliare alcune strade. Secondo alcune notizie la polizia starebbe rientrando nelle sue stazioni.

23:19. Arrivano notizie che gli squadroni fascisti composti da civili siano attendano dietro le forze di polizia il momento opportuno per attaccare nell’area di Tuzlucayir, ad Ankara.

11:34. Nella zona di Kadikoy, a Istanbul, dove gli islamisti hanno attaccato le persone perché bevevano, gli abitanti del quartiere hanno respinto gli islamisti e costretti alla fuga.

23:10. Continuano ad Ankara le provocazioni della polizia nel quartiere di Tuzlucayir. Veicoli della polizia sono entrati nella strada di Aktas e stanno usando gli idranti contro le persone.

23:05. Un gruppo di islamisti è in corteo verso la strada di Ugur Mumcu, insultando e minacciando i residenti. Cantano “Alla è grande!”

22.00. La polizia ha bloccato la strada tra i quartieri di Armutlu e Sumer ai piedi del ponte di Antakya.

22:43. Islamisti hanno attaccato un gruppo di persone perché bevevano e non indossavano vestiti modesti.

22.43. Dopo che i sostenitori del partito di governo dell’AKP hanno celebrato la “democrazia” ad Antakya, squadroni organizzati stanno provocando le persone nel quartiere di opposizione di Armutlu guidando in carovana e suonando i clacson. Quando le persone hanno reagito a questo trambusto realizzato in tarda serata sulle loro strade e vicino le loro case, i fascisti li hanno minacciati. Dopo che i residenti hanno iniziato a radunarsi in grandi numeri, gli squadroni hanno dovuto ritirarsi.

22:08. Ad Istanbul, nel quartiere di Ikitelli, la polizia ha attaccato gli oppositori con i lacrimogeni. Le persone hanno reagito alzando barricate contro l’assalto della polizia.

21:53. Giungono report di scontri tra il “Fronte popolare” e la polizia.

21:45. Squadroni fascisti del partito di governo dell’AKP si sono diretti nel quartiere alevita di Sahintepe, ad Ankara, e hanno iniziato a suonare vecchie marce e musiche ottomane, manifestando in modo minaccioso. I residenti e i negozianti hanno cacciato questi squadroni fuori dal loro quartiere.

20:42. Gli squadroni fascisti dell’AKP, condotti dalle auto ufficiali della polizia nel quartiere di Gazi, ad Instanbul, per molestare i residenti, sono stati costretti alla fuga. La polizia, come risposta, sta riempendo le strade di gas.

19:37. Squadroni dell’AKP hanno usato veicoli della polizia per attaccare i residenti di Gazi esponendo bandiere turche e marciando nelle strade per sfidare i residenti. I residenti proteggono il loro quartiere dalla polizia e dai fascisti alzando barricate. Attesa sui due lati.

19:06. La polzia e i fascisti dell’AKP si sono uniti per attaccare il quartiere di opposizione di Gazi, dove vivono in maggioranza aleviti, curdi e altre minoranze. I residenti stanno provando a difendere la zona.

* Testo pubblicato su sendika10.org. Traduzione italiana a cura di DINAMOpress.

1) Il testo originale recita progressives. Abbiamo tradotto questa parola come oppositori invece che progressisti, perché crediamo esprima meglio il significato, dato che la parola progressisti nel contesto europeo è tendenzialmente associata alle forze di centro-sinistra.