ROMA

Sgombero del liceo Morgagni: intimidazioni e minacce contro gli studenti

Vergognoso sgombero questa notte al Morgagni, liceo scientifico romano occupato dagli studenti: ecco come si è comportata la polizia

Il liceo Morgagni si trova a Roma nel quartiere di Monteverde e, come tante altre scuole in questo periodo, è stato occupato dagli studenti contro l’alternanza scuola lavoro con aziende come McDonald’s e la Buona scuola. Come è accaduto martedì al Machiavelli, anche il Morgagni è stato sgomberato questa notte, con delle modalità che delineano un atteggiamento gravissimo da parte delle forze dell’ordine.

Minacce, video, foto e urla in faccia agli studenti – la maggior parte dei quali minorenni – che si trovavano in quel momento all’interno dell’edificio. Il tutto sotto gli occhi della preside.

Non c’è stata violenza fisica, ma tanta violenza verbale – racconta uno studente – E si sono messi addirittura a pisciare dentro scuola. Ci bestemmiavano e minacciavano in faccia, ci dicevano che avrebbero chiamato la celere e ci avrebbero caricato se non ce ne andavamo. La preside, con la scusa che ieri ha firmato la delibera della responsabilità, non ha fatto nulla se non stare a guardare e loro con la scusa hanno fatto quello che volevano”.

I minori sono stati raggruppati da una parte da soli in una stanza, fatti uscire uno a uno e fotografati singolarmente. “Lì sono continuate le minacce e quindi a un certo punto alcuni ragazzi che si sono spaventati sono addirittura scappati”, aggiunge il ragazzo. “Ci hanno detto che non contavamo un cazzo, che decidevano loro, che o ce ne andavamo con le buone o con le cattive e tutte frasi del genere. Alcuni poliziotti che poi erano rimasti hanno preso dei fogli che avevamo e ci hanno scritto sopra “Preside troia”, e poi gliel’hanno portato dicendole che eravamo stati noi. Non è vero, nessuno di noi avrebbe mai scritto una cosa del genere, e fino a mezzora prima quei fogli erano completamente bianchi”.

Allo sgombero era presente anche la preside della scuola, che non avrebbe fatto nulla neanche di fronte alle minacce dei poliziotti agli studenti spaventati. “Lei dice che non poteva fare nulla, ma anche dal punto di vista umano come si fa a non fare nulla di fronte a dei poliziotti che fanno quelle cose a dei ragazzini minorenni”.