ROMA

Roma e Kobane, città gemelle

Il 23 aprile il comune di Roma ha approvato il gemellaggio con la città curda di Kobane, simbolo della resistenza contro Daesh. Il comunicato stampa di Rojava Calling.

Oggi, 23 Aprile 2015, il Consiglio comunale di Roma ha “sottoscritto un gemellaggio con la città curda di Kobane, simbolo della resistenza all’avanzata dello stato islamico”. A pochi giorni dal 25 aprile, nel settantesimo anniversario della liberazione italiana dalle barbarie dal nazifascismo, il comune di Roma ha fatto un atto di amicizia ufficiale verso la città di Kobane, liberata lo scorso 26 gennaio dalle forze dello Ypg e Ypj dopo quattro mesi di occupazione.

Roma è la prima capitale europea gemellata con una delle più importanti città della Rojava, rilanciando cosi il percorso di riconoscimento politico dell’esperimento di autonomia democratica curda da parte delle istituzioni occidentali, intrapreso già da altri comuni in Italia e in Europa. Un’iniziativa fortemente richiesta dalla comunità curda. Un riconoscimento politico importante per la creazione di un corridoio umanitario atto alla difesa e alla ricostruzione della città assediata, non solo da Isis, ma anche dalla complicità dello Stato turco. Il gemellaggio istituzionale è di fatto uno strumento ulteriore a disposizione di quanti in questa città cercano di sostenere l’esperienza di confederalismo democratico in corso nel Rojava, un modello politico che interroga tutte le democrazie e le società civili del mondo.

Oggi la bandiera curda ha sventolato sul Campidoglio alla presenza di Hadla Omar, rappresentante del Parlamento del Cantone di Cizre, uno dei tre cantoni resistenti del Rojava. Con lei e con molti altri attraverseremo le piazze del 25 aprile per parlare anche della resistenza di Kobane, convinti che essere partigiani, oggi come ieri, vuol dire scegliere da che parte stare, in qualunque parte del mondo, combattendo per la libertà, la giustizia e l’umanità contro ogni forma di fascismo. La resistenza continua.