EUROPA

Oreste Scalzone: percezioni di Nuit Debout

Abbiamo incontrato Oreste Scalzone in Place de la République. Per caso, anche se ce l’aspettavamo. Lo abbiamo visto incantare la folla. A morte il disincanto! Un vero e proprio inno alla persistenza della lotta e della vita comune. Due giorni dopo ci siamo dati appuntamento a Montreuil, per “intervistarlo”.
Français: Oreste Scalzone, perceptions de Nuit Debout

In questa prima parte dell’intervista, presentiamo quelle che Scalzone ha definito le sue “percezioni di Nuit Debout”: rifiuto di ogni analisi pre-costituita del movimento e di qualsiasi giudizio sintetico a posteriori. Utilizzo, al contrario, di una “chiave descrittiva”, e di una prospettiva “terra terra”, il modo migliore per avvicinarsi al molteplice irriducibile all’Uno.

L’immagine della piazza e del suo movimento che viene trasmessa è quella di una coalescenza di territori esistenziali, impossibili da comprendere o sintetizzare in un giudizio univoco. Un arcipelago di discorsi e pratiche che a République si incontrano e si mescolano con una grande carica di fisicità, di corporeità, altrove repressa. Un movimento che non va celebrato agiograficamente, né banalizzato con snobbismo. Un movimento che è proliferazione continua e irregolare di espressioni, enunciati e soggettività, di cui, piuttosto, andrebbe ricercata una sinfonia comune.

Dalla convergenza al concerto!

L’intervento in Place de la République