ROMA

Le mani sulla città universitaria

Il governo commissariale della città ha deciso con un colpo di spugna di cancellare l’autonomia dell’Università . Come? Con una circolare che, andando contro il regolamento dell’Ateneo, di fatto impedisce agli studenti e alle studentesse di organizzare qualsiasi evento dentro le mura universitarie.

Dalle semplici iniziative alle grandi manifestazioni culturali (dai concerti della MuSa alle performance teatrali nel piazzale di Matematica, dall’orchestra jazz alla Notte Bianca), ogni attività dipenderà dall’ottenimento di una trafila di autorizzazioni, rilasciate solo ad associazioni con statuto o partita IVA, da una commissione che valuterà la fattibilità dell’evento. Per il commissario Tronca, il cui compito sembra ridursi all’attacco verso quella parte di città che ne difende la ricchezza sociale e culturale e che più volte ha ribadito di non essere in vendita al miglior offerente, gli studenti e le studentesse della Sapienza devono spendere tempo e soldi in trafile burocratiche per poter godere del diritto ad organizzare iniziative all’interno dell’Ateneo, ad animarlo, a viverlo. Un provvedimento del genere, imposto da un Commissario che, a sua volta, non e’ stato eletto, può considerarsi legittimo? Noi crediamo di no.

Pensiamo infatti che la complessità e l’onere economico che questa circolare impone nell’organizzazione degli eventi dentro l’Università, di fatto renda possibile proporre iniziative solo a chi può procurarsi sponsor privati di grandi marchi. Al contrario, tutte le esperienze, istituzionali o autogestite, che hanno finora fornito quella proposta culturale che è la linfa vitale del nostro Ateneo, rischiano di sparire di fronte all’attacco di questo provvedimento.

Un esempio che ci sentiamo di raccontare e che portiamo in eredità dai movimenti studenteschi degli ultimi anni è quello della Notte Bianca. Un momento in cui collettività e condivisione, esperienze artistiche indipendenti e di grande qualità culturale, entrano in contatto con migliaia di giovani, precari/e, studenti/esse, che per una notte d’estate animano la città universitaria.

Negli anni i movimenti studenteschi hanno conquistato spazi di libertà e hanno dato vita ad una nuova e diversa concezione dell’Università. Questo grazie ad esperienze, come quelle delle aule autogestite, che con i loro progetti (dal filesharing all’autoformazione) permettono la partecipazione di studenti e studentesse, ma anche e soprattutto grazie all’effettiva attivazione di un gran numero di giovani, ognuno in grado di dare il proprio, singolare, parziale, ma fondamentale contributo a questa sfida.

E’ con questo spirito che vogliamo aprire, nelle prossime settimane, uno spazio di confronto su questi temi, nel quale possano esprimersi tutte le esperienze che da anni animano la vita culturale del nostro Ateneo, per non lasciare che l’autonomia universitaria venga soffocata così facilmente. Non possiamo lasciare che le decisioni sulla vivibilità dello spazio universitario vengano delegate a burocrati e tecnocrati che ne sono completamente estranei.

Per questo invitiamo tutti gli studenti e le studentesse a un’assemblea martedì 17 maggio, in cui le esperienze culturali dell’Ateneo possano incontrarsi e raccontarsi, per ripartire tutti insieme da dove il commissario Tronca e la giunta capitolina commissariata vuole bloccarci!

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La foto è tratta dalla pagina Gabriele Ordine- Travel & Street Photography