EUROPA

G20, su retate e arresti alla fine del vertice

 

Alla fine della giornata di mobilitazione contro il vertice G20 (7 luglio) e dello sgombero del quartiere Schanze da parte della polizia, l’8 luglio la LKA (polizia criminale del Land) di Amburgo ha perquisito l’Internationales Zentrum B5 nella Brigittenstraße 5 a St. Pauli. Alle ore 10:45 l’unità di arresto e conservazione delle prove ha fatto irruzione nei locali dell’associazione lanciandosi sulle persone presenti. Senza che venissero citati i motivi, i presenti sono stati ammanettati e sono stati perquisiti i locali dell’associazione e due appartamenti privati nello stesso edificio.

Sono state setacciate anche le cantine del cinema B-Movie e della cooperativa di acquisti Food Coop. Durante le perquisizioni sono state ferite due persone e ad un medico non è stato permesso di prestare soccorso. La retata è stata eseguita dalla polizia criminale del Land Amburgo secono indicazione dell’ufficio regionale per la protezione della costituzione. Apparentemente nei locali sarebbero dovute trovarsi delle bombe molotov, cosa che si è poi rivelata infondata.

Nella notte precedente all’8 luglio la la polizia di Amburgo ha pubblicato un „portale di riferimento“ con l’appello di caricare foto e materiale video presumibilmente incriminanti. Mezza giornata dopo la pubblicazione, la polizia ha esultato di avere raccolto oltre 1000 file. Con l’appello a denuncia e tradimento, ha provocato una „caccia alle streghe online“, da cui si è poi distanziata ipocritamente.

L’8 luglio si è svolta ad Amburgo la manifestazione „Grenzenlose Solidarität statt G20“ (‚Solidarietà senza confini invece del G20‘) di una grande coalizione di sinistra. La polizia ha controllato i partecipanti già all’ingresso del comizio e deviato direttamente un autobus dei Falken proveniente dalla Renania Settentrionale-Vestfalia verso il centro di detenzione ad Harburg, dove ha accertato i documenti di tutti i passeggeri. Nella mattinata, nel Camp Altona la polizia ha tentato di controllare persone e tende ma la situazione è stata impedita grazie alla mediazione degli avvocati. Durante la manifestazione si sono verificati diversi interventi della polizia contro i partecipanti del comizio. Un’unità di arresto e conservazione delle prove ha espulso dalla manifestazione attivisti di Amburgo in modo mirato.

Nell’intero territorio della città la polizia è alla ricerca di attivisti internazionali, soprattutto in ostelli e stazioni. Sono ricercati particolarmente manifestanti italiani e francesi, oltre che curdi. Già durante il grande comizio sono stati arrestati 15 italiani, tra cui una parlamentare europea.

Secondo quanto riportato dalla EA del G20, sono stati emessi mandati di arresto contro 15 persone, 28 si trovano in custodia cautelare. Una parte dei detenuti è stata trasferita nei penitenziari di Billwerder e Hanöversand. Nonostante le capacità, le celle nel centro di detenzione di Harburg sono sovraffollate: ogni singola cella è occupata da 8 persone invece che dalle 5 previste. La temperatura è superiore a 35 gradi, contrariamente a quanto anticipato per i detenuti non sono a disposizione celle climatizzate. I detenuti raccontano di aver ricevuto in pasto solo 2 fette di pane secco nell’arco di 24 ore.

Domenica 9 luglio, alle ore 12, si svolgerà una manifestazione la cui meta è il centro di detenzione di Harburg. L’EA G20 sosterrà nei prossimi giorni i detenuti e le persone colpite da altre repressioni.

 

Tratto da g20ea