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“Vedo la terra dal finestrino”

Recensione del libro a fumetti di Toni Bruno “Da quassù la terra è bellissima”

Alba, qui è cedro. Mi sento benissimo.

Vedo la terra dal finestrino.

Riesco a distinguere i fiumi e i laghi. È tutto così chiaro… così… chiaro.

Dopo la prima tavola lo spazio scompare. Chi si aspettava che “Da quassù la terra è bellissima” (Bao Publishing) raccontasse l’epopea della corsa allo spazio forse rimarrà deluso. Akim, il primo uomo a varcare i confini dell’atmosfera e ad andare nello spazio, è ormai tornato con i piedi sulla terra. Modello dell’uomo nuovo forgiato dal socialismo, presentato come eroe della Guerra Fredda, un simbolo per il suo paese ha in realtà un sacco di problemi. Toc toc, il cosmonauta si è scassato. Con grande disappunto dei suoi superiori che non vedono l’ora di rimetterlo dentro un razzo per spedirlo in orbita, e dare così un altro ceffone agli americani di fronte a tutto il mondo.

Ma Akim soffre di improvvisi attacchi di panico, i medici non si raccapezzano. Così proprio dagli Stati Uniti arriva un inaspettato soccorso: Frank, giovane psicologo pieno di nevrosi e con un passato non risolto, che per sfuggire al carnaio del Vietnam attraversa la cortina di ferra per aiutare l’Uomo dello Spazio. I russi vogliono il loro eroe come nuovo e alla fine Frank riesce a conquistare la sua fiducia e a rimetterlo in sesto. Ma l’incontro/scontro tra i due non sarà privo di consueguenze per le loro vite, costretti ad affrontare il loro passato specchiandosi l’uno nell’altro alla fine l’affronteranno.

Il libro di Toni Bruno è un libro che non ti aspetti. Un romanzo a fumetti “adulto”, che usa l’espediente storico per raccontare fobie e claustrofobie del nostro tempo, ma non lascia nulla al caso. I dialoghi reggono senza problemi le oltre 204 pagine del fumetto, caratterizzano i personaggi e riescono ad essere di un’ironia leggera e scanzonata. I disegni e i paesaggi sono realistici e curati nei dettagli, le inquadrature e i colori entrano nella storia non limitandosi a fare da sfondo, riempiendosi degli stati psicologici ed emotivi.

Toni Bruno, che ormai da tempo tenta di sbarcare il lunario disegnando, viene dal mondo dell’underground. È il quarto libro che firma, il secondo come autore unico. Come tanti altri ha fatto un percorso a zig zag, tra illustrazioni e raccolte di storie e qualche progetto più ambizioso, senza passare per le scuole del fumetto seriale. Ma il realismo, la cura per i particolari e per le inquadrature non ha nulla da invidiare a nessuno. Toni Bruno infine trasporta gli stessi temi di tanta produzione a fumetti scritta da suoi coetanei, uscedo però dall’intimismo rattrapito di stanze e spazi angusti, affrontando la solitudine e le paure tramite un racconto di narrativa “classica”, fuori dal racconto di “genere” e dall’autobiografia.

“Da quassù la terra è bellissima” sarà presentato venerdì 17 giugno @Scup (via della Stazione Tuscolana 84) alle 18.30 con Toni Bruno e Zerocalcare.