ROMA

«Un festival per rompere le barriere». È iniziato Attraversamenti Multipli al Quadraro

Seconda settimana della rassegna curata dalla compagnia Margine Operativo, che si svolge nei luoghi e nelle strade del quartiere romano fra concerti, coreografie, presentazioni e numerose performance “site specific”

“Attraversamenti multipli” è un nome che già rappresenta un’indicazione di poetica: il festival romano di danza e teatro – che è giunto alla sua ventunesima edizione e si concluderà questo fine settimana con spettacoli e performance – è una rassegna che ha sempre fatto della transdisciplinarietà, dell’oltrepassare codici e confini linguistici, del porsi in una relazione simbiotica ma “imprevista” con spazi, luoghi e strutture della città la propria cifra caratteristica.

L’obiettivo è quello di creare, come afferma la stessa presentazione del festival, «zone di prossimità tra arte e vita»: da Antonio Rezza a Carlo Massari, dalla pratica circense di Mistral alla potenza vocale di Roberto Latini, da progetti site specific come Space Oddity di Sara Sguotti alle performance coreografiche di CollettivO CineticO, numerosi spettacoli letture incontri stanno animando in questi giorni le vie dell’isola pedonale del quartiere Quadraro di Roma.

«Siamo molto contenti della risposta del pubblico», racconta dopo il primo weekend di festival Alessandra Ferraro, che con Pako Graziani ha fondato la compagnia Margine Operativo che dirige Attraversamenti Multipli (ed è presente nella rassegna anche con la performance Animali, stasera alle 21 in prima nazionale). «Non era per nulla scontato riuscire a concretizzare questa edizione, vista la crisi pandemica che stiamo vivendo, né era scontato che tante persone partecipassero. Invece, vediamo una grande voglia di riappropriarsi della città e degli spazi, dopo la “desertificazione” dei rapporti che si è verificata negli scorsi mesi».

Come accade per molte rassegne e iniziative teatrali, infatti, la questione della relazione, dei modi in cui ripensare il dialogo fra artisti, spettatori e città, viene posta al centro di una programmazione che unisce diversi generi e formati, dalla danza contemporanea alle arti visive, dalla musica (sabato scorso Militant A degli Assalti Frontali e Alessandro Pieravanti di Muro del Canto hanno dato vita a uno spettacolo/concerto) alla fotografia.

Roberto Latini ad Attraversamenti Multipli 2021 (foto di C. Farina)

«Ci interessa “rompere le barriere” fra chi sta sul palco e chi assiste alle performance», prosegue Alessandra Ferraro. «Si tratta di una direzione che è sempre stata presente sottotraccia nel nostro agire artistico, ma che ora è diventata centrale. In questo senso, esplorare linguaggi di confine – mettere in pratica cioè una cross-disciplinarietà, come ci piace chiamarla – ci pare un elemento in tutto e per tutto politico. La contaminazione e l’intreccio sono strumenti per raggiungere pubblici diversi». Il rapporto con l’area del Quadraro, allora, diventa fondamentale: se prima Attraversamenti Multipli aveva una struttura più “nomadica” e si sviluppava in diversi luoghi della capitale, è dal 2017 che il festival si è radicato nel quartiere romano del quadrante sud-orientale della città, che ha una storia importante legata alla Resistenza.

Qui, inoltre, sono presenti numerose realtà e soggetti politici con cui la rassegna teatrale è in contatto, dal centro anti-violenza di Lucha y Siesta al Csoa Spartaco.

«Il contesto del Quadraro è stimolante perché ci consente di unire il dialogo con la città in generale e quello con dei luoghi più specifici e particolari», conclude Alessandra Ferraro. «Esserci “stabiliti” in un quartiere ci consente di avere un diverso respiro nella costruzione degli spettacoli e nel rapporto con le altre compagnie che, quando lavorano su performance site specific, possiamo seguire con maggiore cura e profondità. Insomma, non ci interessa un’idea di festival come “emersione” di spettacoli singoli, ma come progettazione continua e costante». Questa progettazione continua e costante trova da quest’anno anche la sua sedimentazione storiografica: oggi alle ore 18, presso la biblioteca interculturale Cittadini del Mondo (viale Opita Oppio, 41), verrà infatti presentato il libro Attraversamenti Multipli 2001-2020, che “mette in fila” vent’anni di curatela teatrale e militanza artistica.

Per il programma completo del festival: https://www.attraversamentimultipli.it/programma/.

In copertina Carlo Massari ad Attraversamenti Multipli 2021 (foto di C. Farina).